Riceviamo dall’assessore Roberto Menegon (nella foto) del Comune di Pieve di Soligo questo intervento e pubblichiamo.
Carissimi concittadini,
la correttezza e trasparenza che da sempre caratterizzano il mio modo di pensare e di agire, mi impongono il dovere di informarvi su come sta evolvendo questa fase della vita amministrativa pievigina.
A distanza di meno di un anno dalle elezioni (e probabilmente proprio per tale motivo) rilevo e combatto iniziative personali, caratterizzate dalla mancanza di quella continua capacità di confronto indispensabile per poter dare una risposta condivisa, coerente e giusta nell’interesse dei cittadini.
Queste improvvide iniziative finiscono per ingenerare false aspettative, creano situazioni di imbarazzo all’amministrazione, determinano ritardi alla corretta azione amministrativa e, peggio di tutto, minano la fiducia tra amministratori, che è il fondamento della possibilità di sviluppare in modo condiviso progetti che devono essere univocamente rivolti al bene comune, la cui tutela esige talvolta la necessità di prendere decisioni forti, contro qualsiasi comportamento che possa ledere l’interesse della comunità.
Provengo dall’esperienza politico amministrativa del gruppo Vivere Pieve, forza politica di cui sono uno dei primi fondatori, composto da persone che hanno voluto mettersi in gioco per la propria comunità, valutando le sue criticità e sviluppando intuizioni, idee, progetti per farla crescere, sviluppare e migliorare, perché abbiamo creduto e fortemente crediamo al motto “avere di più per essere di più”.
La compagine amministrativa che oggi governa il nostro paese ha avuto la fortuna di attingere a piene mani dal serbatoio di Vivere Pieve. Ne sono scaturite iniziative di ogni genere tra cui emerge con tutta evidenza la ristrutturazione di Palazzo Vaccari, che restituirà ai cittadini di Pieve la propria casa comunale, da troppo tempo esiliata in capannoni industriali o in altre improbabili sedi non consone al prestigio del paese.
Sempre sulla base delle idee di Vivere Pieve, in questi quattro anni ho riorganizzato la Protezione civile, ridato prestigio alla Polizia municipale, potenziato il commercio avviando il mercato agricolo. Con soluzioni rapide ed efficaci ho risposto a reali problemi sottopostomi dai cittadini, ad esempio in materia di trasporti pubblici e dell’abbandono dei rifiuti. Ho fatto elaborare una proposta di legge per l’aumento delle pene per i furti in abitazione, ponendo il nostro Comune all’attenzione nazionale.
Ancora, convinto che il fenomeno epocale dell’emigrazione necessiti di essere governato con lungimiranza e non subito passivamente, ho realizzato con degli amici il progetto Terramia, incubatore di opportunità e di conoscenze reciproche, per far sì che le tante nazionalità da tempo presenti nel nostro territorio, aldilà delle comprensibili reciproche diffidenze, possano trovare punti di incontro e sviluppo nel rispetto delle regole costituite, trasformandosi a loro volta opportunità di crescita, sviluppo e benessere.
Ma soprattutto reputo di prevalente importanza l’aver sviluppato e cercato di far crescere la convinzione che per servire adeguatamente la comunità bisogna anteporre le esigenze di bene comune alle proprie aspettative personali. Non è solo un’affermazione di principio: è un metodo di lavoro che mi ha accompagnato e mi accompagnerà soprattutto in questo periodo che potrebbe indurre a scelte finalizzate univocamente a consensi elettorali, eventualità che mi impegno fin d’ora ad evitare con tutti i mezzi che dispongo.
Forte dei risultati e di questa convinzione vorrei invitare tutti i miei concittadini ad un impegno sempre maggiore a favore della nostra comunità, affinché, con il contributo di tutti, la prossima amministrazione comunale sia un’amministrazione ambiziosa, capace di creare condizioni di sviluppo economico, sociale, culturale, restituendo a Pieve di Soligo il ruolo di guida politico amministrativa ed economica del Quartier del Piave e della Vallata del Soligo. Io ci saró.
Roberto Menegon
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it