Docg, un altro rinvio per il Cda: il Ministero pensa alla data del 30 giugno. È ancora scontro sulle rappresentanze

Nuovo rinvio per il Consorzio del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, a pochissimi giorni dal 13 aprile, data prefissata per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, ecco sorgere un’ulteriore nota ministeriale che proroga il termine al 30 giugno.

Dall’interno si è chiesto ancora un parere sulle rappresentanze, proveniente da alcuni membri del Consiglio, riguardo alla distribuzione dei seggi per le categorie viticoltori, vinificatori e imbottigliatori.

Una mossa che, a pochi giorni dall’assemblea, rischia di fare ancora una volta slittare il rinnovo del Cda, tanto atteso e ritardato ormai da più di un anno. Un unico problema interno che non sembra voler essere chiarito o accettato, le rappresentanze per le categorie stando a quanto stabilito sono 4 viticoltori, 5 per i vinificatori e 6 per gli imbottigliatori.

La maggioranza incalza in base alle decisioni prese di comune accordo e “rogate” dall’intervento dei due giuristi chiamati a dare il loro parere sulla interpretazione dello statuto, la minoranza nonostante molte note tra Consorzio e Ministero non sembra aver chiarito il nodo delle rappresentanze, per alcuni infatti ci sarebbero ancora troppe differenze tra le categorie.

In questi giorni un’ulteriore novità riguardante l’ipotesi di un consorzio unico, a supporto ai viticoltori della Docg è arrivata dalla Confraternita del prosecco che ha specificato, ieri, la volontà di unirsi a coloro che dicono no verso il consorzio unico del prosecco.

È impossibile infatti, come affermato da alcuni viticoltori di Valdobbiadene e Conegliano, convertire tutto in una unica denominazione, troppe sono le differenze qualitative e di produzione che fanno del Conegliano Valdobbiadene un vino unico, cullato dalle pendenze delle Colline Unesco dove esistono realtà e difficoltà ben diverse dalla pianura. A esporre il proprio dissenso nei giorni scorsi anche il consigliere regionale Tommaso Razzolini.

Ora si dovrà aspettare in attesa di un chiarimento che risolva una volta per tutte la fase travagliata in cui, da mesi, si trova il Consorzio del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene.

(Foto:
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