Domani, giovedì 26 agosto, alle ore 16.30, il cardinale Beniamino Stella presiederà la solenne concelebrazione eucaristica nella chiesa arcipretale di San Giovanni Battista a Canale d’Agordo nel giorno del 43esimo anniversario dell’elezione alla Cattedra di Pietro di Albino Luciani, salito al soglio pontificio il 26 agosto 1978 dopo essere stato vescovo di Vittorio Veneto e patriarca di Venezia.
Nell’incontro pubblico svoltosi venerdì 13 agosto nella sala Lina Zandò del Museo Albino Luciani a Canale d’Agordo, sul tema “Alle radici della formazione cristiana di Papa Luciani: don Antonio Della Lucia e il beato Giuseppe Toniolo a confronto”, sono stati messi in luce tanti motivi interessanti di memoria e cultura che avvicinano e fanno dialogare la città delle vite illustri e la comunità di Giovanni Paolo I.
Lo hanno confermato nei loro interventi i due relatori della conferenza: Loris Serafini, direttore e curatore della Fondazione Papa Luciani e del Museo – Casa Natale Albino Luciani, attualmente nel comitato scientifico della Fondazione vaticana Giovanni Paolo I, e Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”.
Un primo collegamento importante riguarda proprio il beato pievigino: come ha ricordato Serafini, la formazione spirituale e culturale della mamma del futuro papa, Bortola Tancon (1879-1948), fu merito di un grande estimatore e seguace di Giuseppe Toniolo, don Antonio Della Lucia (1824-1906), apostolo del cooperativismo e padre spirituale, parroco e catechista di grande spessore di mamma Bortola, del suo futuro parroco don Filippo Carli (1879-1934) e di padre Felice Cappello (1879-1962), tutti coetanei e formatori principali di Luciani.
Nella targa commemorativa dedicata a Francesco Fabbri per il centenario dell’ex allievo, collocata dal Collegio Balbi Valier di Pieve di Soligo nell’atrio dell’istituto paritario, figurano centrali le parole di elogio dello statista pronunciate dal patriarca Luciani in occasione della messa per il primo anniversario dalla prematura scomparsa dell’allora ministro della marina mercantile, il 21 gennaio 1978.
Infine, Zabotti ha ricordato il missionario tra gli hanseniani don Mario Gerlin, già sindaco di Pieve di Soligo, successore di Fabbri nel ruolo di sindaco e a lui legato da profonda amicizia, che venne ordinato sacerdote proprio dal vescovo Luciani, per il quale scrisse anche il libro “Illustrissimo. Il segreto di Papa Luciani”.
Nell’occasione, diverse copie del volume sono state donate a Loris Serafini per gli archivi della Fondazione, consegnate materialmente da Marco Zabotti per espressa volontà della presidente dell’associazione “Amici di Don Mario Gerlin”, Pierina Gerlin.
Grande soddisfazione per gli esiti e le prospettive dell’incontro di Canale d’Agordo è stata espressa dallo stesso Serafini, che con ogni probabilità farà prossimamente tappa anche a Pieve di Soligo per la presentazione del suo volume su don Antonio Della Lucia.
Domenica scorsa, al termine della Santa Messa nel Duomo pievigino, è stata resa pubblica la notizia che fu proprio il cardinale Stella, nel 2019, a permettere, con risorse proprie, l’acquisto della casa natale del futuro Papa Luciani da parte della diocesi di Vittorio Veneto.
(Foto: Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”).
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