I sindaci di Farra di Soligo e Pieve di Soligo, Mattia Perencin e Stefano Soldan, pur non essendosi confrontati sul tema sono entrambi d’accordo nel condannare la prassi di chi fa segnalazioni anche pesanti, capaci di gettare fango sui rispettivi Comuni, senza avere il coraggio di denunciare i presunti illeciti alle forze dell’ordine.
L’argomento che ha scatenato i due primi cittadini, esacerbati dalla pericolosa consuetudine portata avanti da chi sembra divertirsi nel diffondere allarmismo nella società, è legato ad alcune segnalazioni alla stampa locale o diffuse nei social che riguardano episodi di degrado e di utilizzo di droghe nella zona del ponte degli Artiglieri in località Collagù, al confine tra il Comune di Pieve di Soligo e quello di Farra di Soligo.
Inoltre, dei vandali hanno imbrattato il muro sotto il ponte con delle scritte e alcune persone che frequentano l’area hanno segnalato altri episodi di degrado dal punto di vista ambientale e sociale, visto che alcune zone non illuminate favorirebbero l’incontro di persone che consumano stupefacenti.
“Bisogna fermare sul nascere questo modo di comportarsi – ha affermato Stefano Soldan, sindaco di Pieve di Soligo -. Premesso che le scritte e ogni episodio di vandalismo sono da condannare, quello che non tollero più è la prassi di chi segnala nei social o alla stampa degli illeciti senza denunciarli alle forze dell’ordine. Se uno parla di droga al ponte degli Artiglieri è inutile che lo scriva nei social perché l’unica cosa da fare è chiamare il 112, altrimenti si è complici”.
“Noi continuiamo a perdere tempo con queste cose senza dimenticare l’allarmismo, spesso infondato, che si crea nel territorio la cui immagine viene spesso rovinata senza un motivo fondato – prosegue indispettito il sindaco Soldan – Un tempo c’erano i leoni da tastiera mentre ora potrei usare termini ben più offensivi perché questi comportamenti vanno sradicati. Queste persone la devono smettere di sentirsi degli eroi con queste azioni: se si è testimoni di un illecito si alza la cornetta e si chiamano le forze dell’ordine”.
“Inoltre – conclude il sindaco di Pieve di Soligo – voglio aggiungere che il vero problema di quell’area è quello della balneazione perché il Soligo non è assolutamente un fiume balneabile. Infatti, quello che mi preoccupa sono i fenomeni di risucchio e confido nella responsabilità e nella comprensione dei cittadini e dei turisti affinché non mettano a rischio la loro incolumità e quella dei loro bambini”.
“Non è questo il modo di comportarsi – aggiunge Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo – perché le segnalazioni che non vengono fatte alle autorità competenti sono dannose. Come Comune di Farra di Soligo, con l’obiettivo di far diminuire questi episodi di degrado, abbiamo rinnovato il sistema di illuminazione con luci a led e ho fatto mettere un palo in più per illuminare il parcheggio. Terremo attenzionato il sito ma ribadisco che le segnalazioni di problemi di questo tipo vanno fatte ai carabinieri o alle istituzioni preposte”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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