Sfida epica, e non soltanto per le 52 edizioni che ne fanno una delle gara più longeve d’Italia. Pioggia, freddo e fango hanno accolto i 3500 partecipanti alla Duerocche che ieri martedì 25 aprile ha proposto il tradizionale spettacolo di fatica e passione lungo i sentieri collinari tra Cornuda e Asolo. E’ stata la grande giornata di Ivan Geronazzo, il vincitore dello Scarpa Ultratrail, la prova regina (51 km e 2640 metri di dislivello positivo) tra le sei che componevano l’edizione 2023 della Duerocche.
Per Geronazzo, 51 anni, originario di Valdobbiadene ma residente a Pieve di Soligo, ex azzurro della specialità, è il terzo acuto nella prova lunga della Duerocche dopo le vittorie ottenute nel 2014 e 2019 quando il percorso era di 48 km. Dopo oltre 5 ore di gara, lottando nel fango e cercando di ridurre al minimo le cadute, appena 27 secondi hanno separato Geronazzo, giunto al traguardo in 5h11’50”, dal vicentino Jacopo Zuffellato (Ultrabericus Team), arrivato in 5h12’17”. Terzo Andrea Bellon (Emma Running Team, 5h14’39”).


“Temevo l’esperienza di Agugiaro (alla fine quarto) – ha commentato Geronazzo – e invece ad un certo punto mi sono ritrovato affiancato al giovane Zuffellato (vent’anni di meno rispetto al vincitore) partito ad un ritmo più prudente. Il finale di gara è stato molto sofferto: il tempo passa, ma finché mi diverto vado avanti”.
Emozionatissima al traguardo la prima donna, Mariangela Curini (Playlife Ponzano), impiegata trevigiana, 42 anni compiuti alla vigilia della gara. E’ un volto noto nel panorama del trail running nostrano ma, trionfando nella prova lunga delle Duerocche, ha sicuramente ottenuto il successo più importante della sua carriera. Tanto importante che la più stupita alla fine era lei, unica a scendere sotto le 7 ore di gara (6h51’21”).
Argento per Silvia Schiavon (United Trail & Running, 7h04’07”), bronzo per Silvia Dalla Fontana (7h13’43”). Francesco Lorenzi (Team Scarpa) e Daniela Vendrame hanno inaugurato l’albo d’oro del Pharmasport Trail, prova sui 35 km con 1800 metri di dislivello positivo, per la prima volta inserita nel programma della Duerocche. Lorenzi, veronese di Sommacampagna, ha fatto corsa a sé, chiudendo in 3h14’40”.


“Un percorso bellissimo, ma con tanto fango: restare in piedi era veramente difficile” ha commentato il vincitore. Con lui sul podio Enrico Gheno (Emme Running Team, 3h22’51”) e Martino Gottardi (La Butto in Vacca Asd, 3h39’19”). Fuori pronostico la vittoria al femminile della coneglianese Daniela Vendrame (4h42’01”): “Se me l’aspettavo? Macché. Questa mattina, vedendo il tempo, avevo pensato di non scendere neppure dalla macchina”.
Alle sue spalle, Federica Lionzo (La Fulminea Running Team, 4h44’08”) e Martina Cecchel (5h07’32”). Parla infine trentino il vincitore del Passsport Trail: è Gabriele Guerri, portacolori del Team Scarpa, impostosi in 1h42’19” sui 22 km (con 960 metri di dislivello positivo) della più corta delle tre prove agonistiche previste dal cartellone della Duerocche 2023. “Era la mia terza partecipazione e, dopo il secondo posto del 2022, è arrivata questa bella vittoria – ha raccontato -. Ho fatto corsa in solitaria sin dai primi chilometri, ora punto ai Tricolori di corsa in montagna di Limana del 7 maggio”.
Alle sue spalle l’asolano Roberto Fregona (Atl. San Biagio, 1h43’43”), figlio d’arte, applaudito anche da papà Lucio, classe 1964, ex fuoriclasse della corsa in montagna, entrato nella “top ten” della prova non agonistica sui 12 km. Bronzo per un altro trevigiano, il giovane coneglianese Andrea Mason (Atl. Ponzano, 1h45’36”), specialista dell’attività su strada. Un’altra trevigiana, la solighese Silvia Sangalli (Atl. Dolomiti Belluno), ha dominato la prova femminile, chiudendo in 2h18’56”, davanti alle triatlete dell’Atletica San Biagio, Giulia Delgado (2h25’30”) e Mirela Djurdjevic (2h26’17”). “Una gara dura, condizionata dal fango: in discesa mi sono buttata, andando oltre le mie paure, è andata bene” il commento della vincitrice, che aveva iniziato il mese di aprile volando sui ponti del Venice Night Trail.


Festa, nonostante il tempo incerto, anche nelle prove non agonistiche, la Terre Venete Cross Country 6K, il Round Cross Country 12K e l’Alpik Storica 15K sul classico percorso da Asolo a Cornuda. In corsa, senza guardare il cronometro, tra famiglie e gruppi di amici, anche il vicesindaco di Cornuda Enrico Gallina e l’assessore allo Sport Erica Condio, oltre all’amministratore delegato di Scarpa, Diego Bolzonello che, dopo aver concluso la prova storica con partenza da Cornuda, ha sottolineato la bellezza del percorso: “La Duerocche ogni anno ci porta ad attraversare luoghi magnifici del nostro territorio, vale veramente la pena di dedicare una giornata alla corsa per vivere queste sensazioni e ammirare questi panorami”.
Per Scarpa anche il successo del progetto LIFE-Re-shoes, lanciato proprio in occasione della Duerocche, che prevedeva un corner in cui depositare il proprio paio di calzature usate del modello Mojito. Le calzature raccolte entreranno così in un sistema di riciclo virtuoso e porteranno alla realizzazione di una nuova generazione di prodotti riciclati di alta qualità, attraverso una procedura innovativa che rappresenta un paradigma completamente nuovo per l’industria calzaturiera. Da applausi, infine, il comitato organizzatore della Duerocche, guidato dal presidente Manuel Menegon. La pioggia, assente alla Duerocche da alcuni anni, ha reso tutto più difficile, ma l’esame organizzativo è stato superato a pieni voti.
Per maggiori dettagli e per visionare tutte le classifiche, consultare il sito Endu Duerocche.
(Foto: Duerocche).
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