Edifici parrocchiali di Pieve di Soligo, Solighetto e Refrontolo: restauri e progetti avanti tutta. Tolti i ponteggi dalla facciata del Duomo

Si cominciano a vedere i primi effetti degli importanti lavori di restauro in via di esecuzione nel Duomo di Pieve di Soligo (qui l’articolo): la disinstallazione dei ponteggi che da diverse settimane ormai chiudevano alla vista la facciata della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, permette ora di ammirare il nuovo volto restaurato del grande edificio sacro, ripulito, sistemato e riportato all’antico splendore.

Il complesso intervento di recupero e riqualificazione affidato all’impresa Lorenzon Costruzioni, concluso in questa fase nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito, non si ferma certamente qui, visto che proseguono a pieno ritmo le opere riguardanti il tetto del Duomo, dove si è resa urgente un’azione radicale di pulizia, impermeabilizzazione e sostituzione delle tegole.

Lo ha spiegato ai fedeli sul foglio di comunicazione domenicale dell’unità pastorale “La Pieve” l’arciprete monsignor Giuseppe Nadal, che ha spiegato come sia stato necessario anche intervenire su porte e finestre, con oneri gravosi a carico della parrocchia che si stanno affrontando grazie alla sensibilità di tante persone attente e generose della comunità, e anche della stessa amministrazione comunale, che ha stanziato un apposito contributo di 50 mila euro.

Utilizzando i benefìci fiscali previsti dalla normativa nazionale in campo edilizio, si è provveduto a sistemare completamente  la facciata della canonica in via Marconi, di fronte al cinema teatro, e a mettere in progetto il restauro del campanile del Duomo e della parte meno recente del patronato Careni.

Possiamo dire che questo è un tempo di cantieri aperti per gli edifici principali delle tre comunità cristiane affidate alla guida pastorale di don Nadal, coadiuvato da don Luca Soldan: lo testimoniano le opere di recupero e abbellimento in fase di realizzazione, e pure in programma, a Refrontolo e Solighetto.

Nella comunità refrontolese già retta da monsignor Pietro Varnier è stato riparato il tetto della canonica nella parte bassa verso valle, mentre si spera di arrivare presto a intervenire per il restauro della facciata della stessa canonica verso la strada.

Inoltre, è stata riqualificata la sala del catechismo, e si confida di giungere all’esecuzione dei significativi lavori interni riguardanti la chiesa parrocchiale intitolata a Santa Margherita, in particolare in riferimento all’altare, all’ambone e alla sede del celebrante, dopo l’approvazione dei progetti in capo alla Soprintendenza.

Nella frazione pievigina si sta provvedendo al recupero delle facciate della canonica e dell’asilo grazie ai benefici del “bonus”, e anche per queste strutture i lavori sono stati affidati a Lorenzon Costruzioni, mentre alla ditta NGE sono state assegnate le opere relative alla chiesa e al campanile di prossimo avvio, dopo una complessa procedura relativa alle necessarie autorizzazioni da parte di Soprintendenza e competente ufficio della Diocesi di Vittorio Veneto.

Di fronte a queste attività importanti relative alla conservazione e all’ottimizzazione dello stato di salute delle chiese e degli edifici principali delle tre comunità dell’unità pastorale, emergono due elementi significativi: la piena disponibilità e collaborazione dei tre distinti consigli per gli affari economici delle parrocchie, dei tecnici professionisti e delle imprese, ai quali monsignor Nadal esprime apprezzamento e profonda riconoscenza, e la generosità manifestata dai fedeli, che continuano a rispondere con sensibilità e continuità alle richieste di solidarietà manifestate dai sacerdoti in questa fase di vita delle tre realtà ecclesiali del Quartier del Piave.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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