“Elogio della gentilezza” dei commercianti: invito ad accogliere i visitatori per il fenomeno “Capitale della cultura”

Anche i commercianti di Pieve di Soligo sono stati coinvolti nell’avventura intrapresa con la sfida per diventare “Capitale Italiana della Cultura 2022”, grazie a un singolare “invito alla gentilezza” che arriva direttamente dall’amministrazione comunale pievigina.

Non si contano più gli articoli e i servizi realizzati dopo la notizia dell’entrata di Pieve di Soligo nell’elenco ristretto delle dieci finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022.

L’interesse dei veneti e degli italiani per questo “outsider di prestigio” che ha sorpreso tutti, però, non deve essere trascurato e servono azioni concrete per non lasciarsi scappare i benefici che può regalare una visibilità di questo tipo.

Intanto, mentre la commissione scientifica continua a lavorare per la presentazione del dossier nell’audizione di Roma, prevista a metà gennaio, l’amministrazione comunale di Pieve di Soligo ha inviato una lettera a tutti i commercianti pievigini con l’obiettivo di trasmettere un messaggio molto chiaro: “anche voi fate parte della squadra”.

E allora quale miglior biglietto da visita, considerando tutti i turisti e i visitatori incuriositi che potrebbero arrivare in paese, se non quello della gentilezza e del sorriso, velato solamente dalla sempre più odiosa mascherina?

“Nessun’altra campagna promozionale avrebbe potuto dare in così breve tempo una visibilità a livello nazionale e un interesse così positivo per Pieve di Soligo – si legge nella lettera firmata dal sindaco Stefano Soldan e dal vicesindaco Luisa CigagnaÈ un’opportunità che non possiamo sprecare o lasciarci sfuggire, ma serve il contributo di tutti. È davvero importante allora che in questi mesi anche le attività commerciali e ricettive si facciano parte attiva per dare un’immagine del nostro territorio all’altezza della sfida che ci attende”.

“Ciascuno di voi potrà davvero essere la persona che fa la differenza – si legge ancora -, accogliendo il cliente/avventore con affabilità e cortesia, facendosi ambasciatore delle nostre eccellenze, del nostro stile di vita e della volontà che abbiamo di migliorare il nostro territorio e la qualità della vita dei suoi abitanti. Sarebbe inoltre importante che nelle giornate festive fosse possibile trovare qualche locale aperto, nelle ore previste dalle attuali normative, sia in centro paese che nelle frazioni, per dare il senso di una comunità che vive e che è pronta ad accogliere i visitatori”.

“Siamo un “piccolo paese” – si legge nella parte finale della lettera – ma abbiamo una grande tradizione che ci sostiene e soprattutto la volontà di mettere in atto progettualità innovative capaci di conservare e restituire bellezza ai nostri luoghi”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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