Sembra essere fuori controllo l’emergenza Covid nel subcontinente indiano e qualche giorno fa il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o transitato in India ma anche in Bangladesh e Sri Lanka.
È prevista un’eccezione per i cittadini italiani che hanno la residenza anagrafica in Italia, ottenuta in data anteriore all’ordinanza del 29 aprile 2021, a condizione che non manifestino sintomi da Covid-19.
Le persone che si trovano nel territorio nazionale e che nei 14 giorni antecedenti all’ordinanza hanno soggiornato o transitato in India, Bangladesh o Sri Lanka, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente l’avvenuto ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio.
Inoltre, devono sottoporsi a test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, e devono rispettare l’isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni, con l’obbligo di effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico al termine del periodo di isolamento.
Le comunità bengalesi di Pieve di Soligo guardano con preoccupazione alle vicende che interessano il loro Paese e la vita in città prosegue con il pensiero sempre rivolto ai parenti e agli amici che vivono in Bangladesh.
Nel market asiatico di via Capovilla, il titolare e i clienti bengalesi cercano di tenersi informati con le loro famiglie rimaste in Bangladesh, anche se la situazione sembra essere diversa da quella dell’India.
Le immagini dei roghi crematori a cielo aperto nelle strade e nelle piazze delle città indiane hanno colpito profondamente l’opinione pubblica e le autorità sanitarie internazionali chiedono che anche queste nazioni asiatiche prendano dei provvedimenti adeguati a contrastare in modo efficace la diffusione del virus.
“La non facile situazione sanitaria in India e Bangladesh certamente verrà vissuta con difficoltà anche da parte delle comunità presenti nel nostro territorio – ha affermato il sindaco Stefano Soldan – I provvedimenti assunti dal governo italiano evidenziano la gravità della situazione. La comunità bengalese di Pieve di Soligo conta numeri importanti nella nostra città e quindi stiamo monitorando lo stato delle cose”.
“Nell’essere vicini alla comunità bengalese di Pieve di Soligo in questo momento di difficoltà – conclude il sindaco -, raccomando di osservare in maniera rigorosa, per il bene di tutti, le norme di sicurezza e le prescrizioni anti-Covid”.
Nel market di via Capovilla i cittadini bengalesi spiegano che in Bangladesh ora c’è il lockdown e la gente sta in casa in attesa che la situazione migliori, anche se questo crea grandi problemi alle persone più povere che hanno bisogno di lavorare per sopravvivere.
La maggior parte dei bengalesi che vive a Pieve di Soligo non si è spostata dal Veneto negli ultimi mesi e la speranza di tutti è di uscire quanto prima da questo momento difficile.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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