La banda dei bancomat è tornata in azione. È stato fatto esplodere questa notte, mercoledì 12 maggio, verso le 2.30, lo sportello bancomat della filiale Banca Prealpi SanBiagio di Pieve di Soligo, giusto accanto Piazza Vittorio Emanuele II su Galleria La Posta.
Un botto forte, che non solo ha sradicato lo sportello dalle sedi ma ha divelto anche parte dell’interno della filiale.
Sono ancora da quantificare i danni e la quantità del contante che i ladri, molto esperti visto il modus operandi, si sono portati via questa notte: sul posto già poco dopo la deflagrazione sono arrivati carabinieri del vicino comando di Pieve di Soligo e Andrea Miozzo, il direttore della filiale, che ha collaborato alla raccolta dei primi rilievi.
Alcuni residenti nello stesso edificio hanno riportato di aver sentito un fortissimo boato e visto uscire del fumo. Dopo aver sentito le voci di alcune persone hanno visto allontanarsi un’auto ad alta velocità.
Il botto è stato decisamente forte dal momento che è stato udito anche da alcuni cittadini residenti vicino al parco dietro la stazione dei Carabinieri. Confermato che all’opera è stata ancora una volta la banda dei Bancomat. Secondo le prime notizie ad operare sono state due o tre persone travisate.
Al mattino le indagini hanno rilevato la probabilità dell’uso del gas acetilene come sostanza capace di innescare l’esplosione, che è stata così forte da danneggiare anche elementi strutturali dei locali interni, come ha confermato il direttore della filiale. E a parte le telecamere di sorveglianza, le cui immagini sono al vaglio degli investigatori, non ci sono stati testimoni al colpo.
L’allarme, scattato probabilmente al momento dell’esplosione, è ancora in funzione.
“Siamo comprensibilmente preoccupati per l’episodio che ha creato gravi danni alla struttura della banca – afferma il sindaco Stefano Soldan – Fortunatamente lo scasso è avvenuto in tarda nottata e questo ha evitato il coinvolgimento di persone e passanti. Sono in contatto con le forze dell’ordine che stanno conducendo le indagini e a cui daremo il massimo supporto anche grazie ai sitemi di video sorveglianza. L’ipotesi più probabile si tratti di una banda specializzata in questo tipo di reato”.
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