Francesco Bertazzon, 21enne di Barbisano, ha ottenuto il brevetto di pilota e tra qualche settimana inizierà la sua esperienza di pilota in una compagnia aerea.
Un traguardo raggiunto in giovane età, dopo sette anni di studio e sacrifici per realizzare un sogno che coltivava fin da ragazzino.
Questa bella notizia è motivo di orgoglio per la sua famiglia e per la comunità di Barbisano ma Francesco, nonostante ami il volo, è sempre rimasto con i “piedi per terra” e non si è mai montato la testa.
“Ho fatto un corso di un anno in Florida – spiega il giovane pilota – e poi tutte le conversioni in Italia. Dopo altri corsi e perfezionamenti vari è iniziata la mia esperienza con una compagnia aerea per la quale guiderò aerei di linea. Quando mi hanno assunto ero molto felice ma l’emozione più grande l’ho avuta quando ho guidato per la prima volta un vero aereo. Finalmente, dopo tanti sacrifici, ho raggiunto un traguardo che sognavo da tempo”.
“Ringrazio i miei genitori – conclude -, che mi hanno sempre supportato dal punto di vista economico ma anche moralmente. Non credo di dover dare lezioni a nessuno ma vorrei dire soltanto una cosa: spesso sentiamo ripetere che i giovani hanno poca voglia di lavorare ma non è così. In giro è pieno di ragazzi che studiano e si impegnano per raggiungere dei risultati significativi e questo spesso non emerge. Per arrivare a fare qualcosa di importante c’è bisogno di dedizione e tanta passione. Ora sta per iniziare un nuovo ed entusiasmante capitolo della mia vita”.
Francesco si era diplomato con il massimo dei voti all’Istituto Tecnico Aeronautico “Francesco Baracca” di Forlì.
A 14 anni ha lasciato Pieve di Soligo per spostarsi nel Convitto maschile “Don Bosco” della città romagnola, dove sono presenti gli alloggi per gli studenti che risiedono fuori provincia.
La passione per i viaggi gli è stata trasmessa dalla famiglia e a 18 anni ha conseguito il brevetto da pilota privato raggiungendo un importante traguardo.
In un’altra intervista concessa a Qdpnews.it, Francesco ha dichiarato che la componente umana è fondamentale nel suo lavoro: “La macchina (parlando dei velivoli senza pilota) non ha la capacità logica di una persona, soprattutto nelle emergenze”.
(Foto: per gentile concessione di Francesco Bertazzon).
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