Tutta l’Alta Marca conserva ancora oggi cicatrici indelebili e ricordi nitidi della Grande Guerra. Le vicende scritte in quel terribile anno che va dalla sconfitta di Caporetto, il 24 ottobre 1917, fino alla battaglia di Vittorio Veneto, terminata il 4 novembre 1918, segnarono indelebilmente la storia d’Italia in generale e della Sinistra Piave in particolare.
Il ripiegamento delle truppe italiane sulla linea del Piave consegnò tutti i paesi rimasti dietro la linea del fiume al nemico invasore. Gli abitanti di questi territori pagarono un prezzo durissimo per l’occupazione e l’esercito invasore non fece sconti: la violenza del nemico costrinse gli abitanti all’esodo, alla fame e alla sopravvivenza in paesi completamente distrutti.
Susegana, Sernaglia della Battaglia, Moriago della Battaglia e Vidor si ritrovarono in prima linea e furono il teatro di una pagina gloriosa di storia, dalla battaglia d’Arresto fino alla vittoria finale, passando per la battaglia del Solstizio. A nord di questi quattro Comuni, l’esercito austro-ungarico prese possesso di interi paesi, costruendo accampamenti, punti di osservazione e cimiteri, requisendo tutto quello che poteva servire ai propri scopi.
L’obiettivo che si pone Qdpnews.it è di rendere omaggio ai luoghi della Grande Guerra con una nuova rubrica (clicca qui per scoprirla), pensata per ricostruire e raccontare puntata dopo puntata le vicende di quei giorni così drammatici. Farlo in occasione del centenario 1918-2018 e dell’Adunata Triveneta di Vittorio Veneto è un dovere verso tutti coloro che quel terribile anno lo hanno vissuto sulla propria pelle, spesso a costo della vita.
Se oggi siamo quello che siamo lo dobbiamo al sacrificio di una intera generazione, che ci ha insegnato che solo con il coraggio possiamo affrontare le piccole e grandi sfide che la vita ci presenta. Guardando a loro non possiamo avere più paura di nulla.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: ÖNB).
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