Nell’anno del centenario della Grande Guerra Qdpnews.it non poteva esimersi dal dedicare energie e spazio a questo evento. Il Quartier del Piave e la Vallata del Soligo fino a Vittorio Veneto sono i luoghi simbolo del primo conflitto mondiale sul fronte italiano, paesi e comunità che il nostro giornale segue nella quotidianità, notizia dopo notizia, per raccontarli a chi li abita e li anima ogni giorno.
Così ha preso corpo l’idea di realizzare dei video, da regalare ai nostri lettori per ricordare senza retorica ma con molto orgoglio gli eventi che hanno visto protagonisti i nostri nonni e bisnonni.
Inziare con Maria Spada, una donna, non è stato casuale ed ha voluto sottolineare il ruolo delle donne in guerra, un contributo assolutamente determinante per l’esito del conflitto. Da una donna incredibile, che ha tenuto testa per un intero anno agli ufficiali dell’esercito nemico, dovendoli ospitare nella sua villa di Refrontolo, ad una strada incredibile, “La strada dei 100 giorni”, il passo San Boldo a Tovena di Cison di Valmarino.
Girare immagini nei tornanti e nelle gallerie di un’opera ingegneristica unica, una strada costruita in soli cento giorni dall’esercito austroungarico con l’ausilio di manodopera locale per alimentare il fronte del Piave, ha fatto capire quanto un conflitto spinga al limite scienza tecnica ed ingegneria, necessarie per vincere le battaglie.
Poi sono arrivati il Piave e l’Isola dei Morti di Moriago della Battaglia, con la Battaglia del Solstizio e la Battaglia della Vittoria. Le gesta degli arditi e di tutti i soldati italiani, le intuizioni del generale Diaz e la voglia di vincere sono valse la liberazione dei territori occupati, ma il conto pagato in termini di vite umane è stato altissimo.
Per comprenderlo completamente è stato necessario visitare i sacrari del Monte Grappa, di Pederobba e di Follina, dove si respira l’immenso senso di pietà che solo questi monumenti sanno trasmettere.
E poi finalmente la vittoria, raccontata da Vittorio Veneto, la città simbolo del riscatto di una nazione che è passata in un anno dall’onta di Caporetto alla sconfitta del nemico. La guerra ha anche i suoi eroi, come Francesco Baracca, l’asso degli assi dell’aviazione italiana, e Alessandro Tandura, ardito, paracadutista, spia e sabotatore.
E’ stata una bella esperienza attraverso un capitolo di storia dell’Alta Marca Trevigiana, che si concluderà con un ultimo video che uscirà a settembre dedicato ai “Preti di guerra”.
Video dopo video abbiamo sentito il vostro affetto e consenso, abbiamo capito che l’idea di portavi dentro la Grande Guerra era un dovere imprescindibile, un omaggio ad un‘intera generazione che ha combattuto sofferto e vinto per tutti noi.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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