“L’attualità del messaggio di Papa Luciani? Senza dubbio l’umiltà”. È la risposta ai giornalisti del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin (al centro nella foto di gruppo), intervenuto oggi venerdì al convegno intitolato ‘I sei “Vogliamo”.
Il magistero di Giovanni Paolo I alla luce delle carte d’archivio’ che si è svolto alla Pontificia Università Gregoriana su iniziativa della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I. “Se ci fosse un po’ più di umiltà – ha aggiunto – forse riusciremmo a trovare la strada per uscire dai tanti problemi che ci affliggono”.
Per Parolin il pontefice veneto ha soltanto proposto i valori fondamentali del Vangelo, con semplicità e amabilità. “Il suo dono – ha aggiunto Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione – è la capacità di coniugare erudizione e chiarezza in modo da arrivare a tutti”.
Nel corso dell’evento è stato presentato il volume ‘Testi e Documenti del Pontificato’, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana e dalla Edizioni San Paolo, che ricostruisce interamente il magistero di Papa Luciani. “Una miniera da cui attingere”, ha affermato il cardinale Parolin, che a margine del convegno ha avuto modo di incontrare anche i parenti di Luciani, alcuni dei figli della sorella e del fratello. Un momento familiare, a cui è seguito l’incontro con suor Margherita Marin, 81 anni, l’unica sopravvissuta delle quattro suore di Maria Bambina che si presero cura di Giovanni Paolo I nell’appartamento pontificio fino alla morte.
Fu proprio suor Margherita a trovare il corpo senza vita del Pontefice, con in mano alcuni fogli dattiloscritti. La religiosa oggi ha regalato al cardinale Parolin la radiolina che Luciani teneva sempre con sé per ascoltare la Radio Vaticana e le altre emittenti che lo tenevano aggiornato sugli accadimenti del mondo.
Per la Diocesi di Vittorio Veneto erano presenti oggi a Roma il vescovo mons. Corrado Pizziolo, il vicario generale don Martino Zagonel e il direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo Marco Zabotti. Folta la delegazione dal paese natale di Papa Luciani, Canale d’Agordo, con il sindaco Flavio Colcergnan, il direttore della Fondazione Loris Serafini, alcuni familiari stretti di Giovanni Paolo I e altri fedeli di Canale. Applaudito l’intervento di saluto del cardinale Beniamino Stella, che ha evidenziato i tratti di santità della vita personale e pastorale di Luciani, con diversi riferimenti agli anni della sua permanenza a Vittorio Veneto.
Nel suo saluto, il cardinale Stella ha anche citato l’arciprete pievigino monsignor Giuseppe Nadal, ordinato sacerdote proprio dal vescovo Luciani, e il fatto che il parroco di Pieve di Soligo ascolta ancora spesso l’omelia della celebrazione di quel giorno, perfettamente registrata su audiocassetta.
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