A Vinitaly, presso lo spazio della Regione Veneto, sono stati presentati i dati economici della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per l’anno 2018. L’elaborazione dei dati è stata curata dal Cirve, Centro Studi di Distretto di Conegliano Valdobbiadene coordinato scientificamente dal Cirve dell’Università di Padova. L’analisi mostra il raggiungimento dei risultati per i quali da anni la Denominazione sta lavorando su più fronti.
La produzione immessa sul mercato nel 2018 proviene dalla vendemmia 2017, che a causa delle condizioni climatiche è stata più scarsa dell’anno precedente. Questo ha influito sull’aumento del prezzo dell’uva e naturalmente sull’offerta di vino, la cui produzione ha subito una lieve diminuzione vicina all’1% compensata però dalla netta crescita del valore. La produzione complessiva nella Denominazione ha trovato un equilibrio destinando una quota inferiore di vino alle tipologie fermo e frizzante a favore della tipologia Rive (+27,9% a volume e +43,8% a valore) e Superiore di Cartizze (+2,7% a volume e +9,3% a valore) mentre rimane sostanzialmente stabile la produzione di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.
“I risultati che presentiamo confermano che la strada della qualità che abbiamo tracciato e stiamo percorrendo ci conduce al traguardo” dichiara Innocente Nardi Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg “Nonostante l’aumento del prezzo gli italiani continuano a scegliere Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, riconoscendo il valore del prodotto. La crescita delle vendite nazionali e del valore corrispettivo (è la risposta che ci aspettavamo al lungo e impegnativo lavoro per promuovere l’eccellenza di un prodotto che ha origine in un territorio piccolo e impervio, dove la difficoltà tra i filari è compensata dal saper fare e dalla passione di ognuno dei viticoltori”.
Prosegue Innocente Nardi “Per tutelare la qualità del prodotto non è più possibile pensare di aumentare la produzione. L’impegno del Consorzio di Tutela a favore della collaborazione tra amministrazioni locali ha portato al No al glifosato, già esecutivo da gennaio 2019, che ha visto anche i 15 Comuni del Conegliano Valdobbiadene protagonisti di un’innovazione unica. Siamo un laboratorio di sostenibilità ambientale unico in Europa e infatti siamo il territorio agricolo più esteso del continente che ha già bandito il glifosato”.
Il successo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore si consolida anche attraverso il raggiungimento di nuovi mercati o l’ampliamento di alcuni di essi. “Lo stato di salute della Denominazione si evince anche dalla vivacità con cui affronta i nuovi mercati. Le nuove frontiere del successo per il Conegliano Valdobbiadene sono: Cina e Hong Kong (+36,6% ); Australia e Nuova Zelanda (+18,5%); Federazione Russa (+14,8% a volume). Continuano a crescere gli addetti del settore in particolare in vigneto (+7%) a testimonianza della maggiore attenzione alla qualità della materia prima”, afferma Vasco Boatto, responsabile del Centro Studi di Distretto.
In Italia il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ha mostrato una significativa crescita a valore (+7,5%) e a volume (4,9%). Crescita che risulta nettamente superiore alla crescita del mercato degli spumanti che registra un +4,7% a valore e in + 1,2% a volume (figura 4 dell’allegato). Nel dettaglio, cresce la Grande distribuzione organizzata, infatti si registra un aumento delle performance delle Centrali d’acquisto che crescono a volume del 10,1% e a valore del 13,3%. In crescita anche la vendita diretta sia a volume (+11,1%) sia a valore (+12%). Nei canali tradizionali, enoteche e horeca, c’è sempre più spazio per le referenze con prezzi più elevati e infatti aumenta nettamente il valore (13,3%) a fronte di una crescita a volume del 3,1%.
L’appuntamento al Vinitaly è anche l’occasione per presentare le modifiche al nuovo disciplinare valido dal 2019. La revisione del disciplinare ha avuto l’obiettivo di valorizzare il prodotto, in particolare per quanto riguarda la tipologia Rive. Queste ultime vedranno le superfici atte alla loro produzione modificate in favore dei territori più impervi. Sempre per quanto riguarda le Rive correrà l’obbligo dell’immissione al consumo della tipologia dal 1° marzo dell’anno successivo alla vendemmia. L’aver definito in modo più specifico le caratteristiche della produzione della selezione Rive risponde all’esigenza di ottenere un prodotto di qualità superiore.
Un altro importante intervento riguarda l’inserimento di due tipologie, la prima, “Sui lieviti”, è la definizione che troveremo in etichetta per tutti gli spumanti rifermentati in bottiglia. Questa tipologia recupera la storicità del prodotto e la profondità della storia spumantistica del territorio. La seconda “Extra Brut” risponde alle esigenze dei consumatori il cui gusto sta virando su gradazioni zuccherine sempre meno accentuate.
(Fonte e foto: Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore).
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