Il ruolo del Fondaco del Gusto di Pieve di Soligo: giacimento di saperi e di sapori per promuovere il territorio attraverso le sue eccellenze gastronomiche

Un nuovo “scrigno” per valorizzare le eccellenze gastronomiche del Quartier del Piave con l’obiettivo di approfondire il legame con le tradizioni, la storia, la cultura e l’arte del territorio: è questa la funzione del “Fondaco del Gusto” di Pieve di Soligo.

Nasce spontaneo il richiamo a Venezia e agli edifici che, nel periodo medievale, nelle città di mare svolgevano la funzione di magazzino e anche di alloggio per i mercanti stranieri: una perfetta sintesi tra la casa, il moderno albergo, il magazzino e lo showroom, in cui i commercianti di altri Paesi potevano mostrare le loro merci portate da lontano, fare affari e soggiornare.

Il “Fondaco del Gusto” nasce dal Polo del Gusto che la città aveva dato in gestione al Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave, che ha affidato all’accademia dello Spiedo d’Alta Marca il compito di portare avanti questo progetto coinvolgendo le migliori competenze locali nel settore della promozione delle eccellenze gastronomiche.

“Questa struttura è nata con l’intento di essere messa a disposizione delle eccellenze del territorio della promozione culturale ed enogastronomica – spiega il sindaco Stefano Soldan – Salutiamo di buon grado questa iniziativa del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave e dell’Accademia dello Spiedo d’Alta Marca per aver creato un itinerario e per aver dato un nome a questa struttura nell’intento di iniziare a promuovere i prodotti locali e le eccellenze, immaginando di portare in questo territorio anche le esperienze delle altre regioni italiane”.

Il primo evento, infatti, dovrebbe vedere la partecipazione di un rappresentante della Regione Molise per parlare delle tradizioni gastronomiche, sociali e storiche del maiale.

“Il Fondaco del Gusto è un giacimento di saperi e di sapori – aggiunge il vicesindaco Luisa Cigagna – Sarà un tassello in più che si aggiunge per rendere Pieve di Soligo più interessante e direi anche più appetibile, nel vero senso della parola, per i turisti. Sappiamo che il turismo ama l’esperienza e certamente, attraverso la conoscenza e il gusto del cibo e della qualità delle eccellenze che nel Fondaco verranno raccontate, i turisti potranno trovare motivi per apprezzare ancora di più il nostro territorio”.

“Tutto nasce da un’idea del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave per cercare di promuovere il territorio attraverso le sue eccellenze gastronomiche – afferma Leonardo Ricci, presidente dell’Accademia dello Spiedo d’Alta Marca – Se ci guardiamo bene attorno, le eccellenze gastronomiche del Quartier del Piave e dell’Alta Marca sono iper promosse attraverso le bellissime feste organizzate dalle varie Pro Loco di tutti i nostri paesi”.

“Il ruolo dell’Accademia dello Spiedo d’Alta Marca è stato quello di individuare le personalità che servono per contribuire a portare avanti questo progetto – conclude – Le due realtà, Fondaco e Accademia, vivono di vita propria e si occupano di ambiti diversi. Diciamo che lo Spiedo d’Alta Marca è un di cui del Fondaco ma il Fondaco vuole essere molto più ampio dello spiedo. Tra le altre cose l’Accademia non disdegna prove pratiche e concrete; il Fondaco, invece, va molto più nel profondo rispetto agli aspetti culturali, storici e sociologici”. 

Il presidente Ricci ha detto che gli obiettivi del Fondaco si potranno raggiungere grazie alla personalità e alla cultura del professor Danilo Gasparini, vero “spirito trainante” di questa organizzazione, senza dimenticare gli altri membri del comitato scientifico: Marina Grasso, Graziano Lazzarotto, Anna Maria Pellegrino e lo stesso Ricci nel ruolo di coordinatore.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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