Ha minacciato il medico di base Emanuele Del Favero e ha spaccato il suo ambulatorio. La causa di questo gesto? Un farmaco (benzodiazepine) negato perché senza ricetta.
L’ennesima violenza nei confronti del personale sanitario è accaduta ieri pomeriggio nel distretto sanitario di via Lubin, a Pieve di Soligo. A compiere il folle gesto un ragazzo di 29 anni che avrebbe anche minacciato il medico condotto: “Io stasera ti taglio la gola, ti aspetto fuori” sarebbero le parole pronunciate dopo che Del Favero ha rifiutato di somministrargli l’ansiolitico.
Il giovane immigrato è un paziente del medico “ma non lo avevo mai visto – spiega –; dopo questo fatto chiederò all’Ulss 2 che venga rimosso dai miei assistiti”.
“Solitamente questi sono farmaci (benzodiazepine ndr) di cui alcuni abusano – spiega il dottore – e io gli ho chiesto la motivazione. Il ragazzo ha insistito dicendomi che lo prendeva da molto tempo ma che non aveva documenti”.
Dopo il diniego della prescrizione, e all’invito del medico di base ad uscire dall’ambulatorio, il giovane avrebbe dato in escandescenza: “Ha iniziato ad urlare e ad alzare la voce – prosegue Del Favero – fino a mettersi davanti a me afferrandomi per la maglia. Sono riuscito a divincolarmi e il ragazzo si è buttato a terra facendo finta che lo avessi spinto”.
Non contento, il giovane ha iniziato a tirare calci e pugni alle porte dell’ambulatorio causando i danni visibili nelle foto. “Abbiamo chiamato il 112 – conclude il medico – e il giovane è scappato a piedi” per fare ritorno poco dopo, senza riuscire ad entrare nell’ambulatorio.
Dopo un sopralluogo dei Carabinieri, oggi il medico presenterà denuncia ai militari dell’Arma che cercheranno di risalire al colpevole. Solidarietà per quanto accaduto a Del Favero è arrivata anche da Salvatore Cauchi, segretario del sindacato Snami: “Segnaliamo la problematica della sicurezza da molto tempo – spiega –: siamo preoccupati viste le numerose aggressioni che si stanno verificando nei confronti della nostra categoria”.
Un’altra aggressione da parte di un cittadino straniero in stato di ubriachezza ai danni di due medici si è verificata ieri all’ospedale San Bortolo di Vicenza. “La violenza non è mai tollerabile e ancor meno lo è quella contro chi è impegnato nel suo lavoro. Contro un professionista sanitario è un gesto, se è possibile, ancora più odioso” ha dichiarato dopo i fatti vicentini il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.
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