È stata la più giovane tra coloro che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per singoli atti di coraggio, rappresentando un modello positivo di cittadinanza. E proprio per questo il 12 marzo scorso al Quirinale ha ricevuto l’onorificenza di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella.
Margherita Borsoi, 11enne di Falzè di Piave di Sernaglia della Battaglia, senza avambraccio e mano sinistra dalla nascita, nonostante le difficoltà pratica sport: è campionessa di taekwondo (l’arte marziale coreana) con l’Accademia Taekwoondo Treviso-Conegliano ed è la prima disabile a competere a delle manifestazioni di arti marziali taekwondo per normodotati.
Una disciplina iniziata quasi per gioco e che oggi con passione e sacrificio punta al sogno delle Paralimpiadi di Tokyo del 2020. Con un’amicizia speciale: la campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio e la sua associazione Art4sport – che crede nello sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto – di cui Margherita fa parte dal 2012.
Accompagnata dai genitori Maristella Zuccolotto e Claudio Borsoi (nella foto sopra), la giovanissima Alfiere della Repubblica è stata ospite d’eccezione nella redazione di Qdpnews.it e nella video intervista rilasciata ha lanciato un messaggio rivolto al cuore di tutti: “Non bisogna mai fermarsi e anche se si trova un ostacolo va superato andando avanti lo stesso”.
(Fonte: Gianluca Renosto © Qdpnews.it).
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