Questa mattina, lunedì 14 settembre 2020, l’Unione degli Istriani ha voluto omaggiare Alberto Villanova, consigliere della Regione Veneto e consigliere comunale a Pieve di Soligo, del Vessillo della Libera Provincia dell’Istria per l’impegno nella diffusione della conoscenza, nel territorio regionale, della tragedia delle foibe e dell’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia e per il sostegno all’attività dell’Unione attraverso diverse iniziative istituzionali.
La cerimonia si è tenuta nella sala consiliare del municipio di Pieve di Soligo alla presenza del sindaco Stefano Soldan e di alcuni membri del consiglio comunale di Pieve di Soligo, dei primi cittadini di Sernaglia della Battaglia e Refrontolo, Mirco Villanova e Mauro Canal, del maresciallo maggiore Alberto Bosco, e di alcuni rappresentanti delle associazioni del paese: il Gruppo Alpini di Pieve di Soligo, Solighetto e Barbisano, l’Università degli Adulti, la sezione di Pieve di Soligo dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, l’Associazione Arma Aereonautica Quartier del Piave, la Pro Loco e il Club Alpino Italiano di Pieve di Soligo insieme al Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave.
Il presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota, ha voluto spiegare ai presenti i motivi che hanno spinto la giunta esecutiva dell’ente a scegliere Alberto Villanova, che ha ricoperto anche il ruolo di presidente della VI Commissione Cultura del Consiglio Regionale del Veneto, per questa importante onorificenza.
Tutto è partito il 7 febbraio 2018 quando il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la Risoluzione 43 “Giorno del Ricordo: il Parlamento modifichi la legge per revocare l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica a Josip Broz Tito”.
La Risoluzione prende spunto dal titolo onorifico concesso al Maresciallo Tito nel 1969 dall’allora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.
Considerando che le onorificenze concesse dalla Repubblica Italiana possono essere revocate solo a persone in vita, il Consiglio Regionale del Veneto aveva invitato il governo italiano a “modificare la legge numero 178 del 1951 che regolamenta la concessione e la revoca delle onorificenze per permettere la cancellazione dei titoli di merito della Repubblica anche a persone decedute che in passato si sono macchiate di gravi crimini contro l’umanità, in particolare a Joseph Broz Tito per i crimini perpetrati contro le popolazioni italiane e venete in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia”.
Il 6 febbraio 2019, la Sesta Commissione consiliare permanente, su iniziativa del presidente Alberto Villanova, si era riunita in seduta speciale, in occasione degli eventi per il Giorno del Ricordo del 10 febbraio 2019, per celebrare la ricorrenza e rendere omaggio al sacrificio di tantissimi italiani della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia infoibati dai partigiani titini o esulati durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra.
Tra le diverse manifestazioni spicca quella del 12 febbraio 2020 nella sede dell’Unione degli Istriani quando è stato sottoscritto il Protocollo di intesa fra la stessa associazione degli esuli e il Consiglio Regionale del Veneto per la promozione di visite scolastiche da parte delle scuole venete ai luoghi simbolo della memoria dell’esodo, in particolare l’ex centro raccolta profughi (Crp) di Padriciano e più in generale i luoghi dove si è svolta parte della tragica storia del Novecento nella Venezia Giulia.
Villanova ha ringraziato l’Unione degli Istriani e tutte le associazioni presenti alla cerimonia, in particolare le Associazioni d’Arma, sottolineando come, oltre al ricordo, debba essere tramandata la verità affinchè i 350 mila italiani d’Istria, costretti ad abbandonare le loro case fra mille sofferenze, abbiano finalmente giustizia.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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