La recensione di Vittorio Sgarbi per il dipinto della Toti Dal Monte

Nel 2022 la storica Associazione Musicale “Toti Dal Monte”, di Solighetto, ha festeggiato i 50 anni di attività, tutti spesi nella promozione della cultura musicale sotto il ricordo di Antonietta Meneghel, in arte Toti Dal Monte (Mogliano Veneto 1893 – Pieve di Soligo 1975).

Per l’occasione, era stato presentato un ritratto del Soprano, ad opera del maestro Albert Edwin Flury, e avente titolo “TOTI DAL MONTE, USIGNUOLO D’ITALIA”.

Il maestro Albert Edwin Flury, sin dalla più tenera età, ha dimostrato notevoli doti artistiche, che lo hanno portato negli anni ad incontrare il favore di critica e pubblico, ritraendo figure di alto spicco fra cui il Principe William, Franco Zeffirelli, l’Arcivescovo di Milano Angelo Scola e S.S. Benedetto XVI.

Non stupisce, dunque, che il dipinto della “TOTI DAL MONTE, USIGNUOLO D’ITALIA” sia stato recentemente selezionato per il prestigioso volume “Porto Franco, le opere sdoganate da Vittorio Sgarbi”, edito da Effetto Arte, con la collaborazione della dott.ssa Barbara Romeo.

Sgarbi, ammirando il ritratto, a figura intera, della grande cantante lirica, scrive: “Indubbiamente legato alla tradizione della ritrattistica storica, da Raffaello a Bronzino, da Rubens a Goya, Flury si dedica ad un’alternativa forma di figurativismo, in cui la cura del dettaglio diviene ponte per l’ideale, attraverso l’uso fiabesco del colore, la ricercatezza di pose e ambienti e l’intervento di una quinta teatrale, un paesaggio d’invenzione o uno sfondo da antica fotografia ottocentesca, che ne celebri la figura”.

Inoltre, sempre lo stesso ritratto, è stato pubblicato anche nell’“Annuario internazionale d’arte contemporanea 2023”.

L’opera “TOTI DAL MONTE, USIGNUOLO D’ITALIA” è entrata a far parte della collezione del costituente Museo “Toti Dal Monte”, grazie all’interessamento del maestro Giancarlo Nadaipresidente della stessa associazione pievigina, a cui il maestro Albert Edwin Flury si era rivolto a suo tempo per la realizzazione di questo progetto.

Ma ripercorriamo la vicenda tramite il ricordo e le parole del maestro – ritrattista, che tanto ha saputo dettagliatamente rappresentare la Toti: “Toti Dal Monte è stata una grande soprano della prima metà del ‘900. Premetto che colleziono dischi d’epoca a 78 giri fin dalla tenera età. Avendo acquistato uno stock di dischi d’opera un paio di anni fa, mi sono imbattuto in alcune sue mirabili incisioni di Lucia di Lammermoor, Madama Butterfly e La Traviata. La sua meravigliosa voce mi ha talmente impressionato che ho deciso di approfondire la sua figura studiando la sua vita e la sua tecnica vocale. L’idea di realizzare un dipinto che potesse rappresentarla è nata quando ho contattato il maestro Giancarlo Nadai, presidente dell’Associazione “Toti Dal Monte””.

“Quest’anno (2022) – continua – ricorre il 50° anno di fondazione dell’associazione e, quindi, l’idea di realizzare un ritratto per il Museo della cantante era quasi imprescindibile. Dopo un attento studio della sua personalità attraverso le sue memorie, le immagini fotografiche ed alcuni articoli dell’epoca, ho pensato ad un’opera d’arte che potesse rappresentarla in modo biografico. Lei, al centro, domina la composizione. L’abito nero, del 1935, risalta sullo sfondo luminoso in cui si trova la sua villa liberty. I drappi porpora suggeriscono la scenografia teatrale (Toti Dal Monte cantò in tutti i più grandi teatri del Mondo) e, alla base della colonna, un usignolo richiama le sue doti canore mentre, in basso, le partiture di Lucia di Lammermoor di Donizetti e di Madama Butterfly di Puccini (Un bel dì vedremo). Ho amato molto realizzare questo dipinto poiché in esso non c’è solo pittura ma anche grande musica. Quella musica che accompagna sempre ogni mia pennellata e dalla quale mi sento rappresentato”.

In attesa di essere esposto in permanenza al Museo “Toti Dal Monte”, il ritratto del Maestro Albert Edwin Flury è attualmente esposto nelle sale del Palazzo comunale di Pieve di Soligo. “In doverosa memoria della sublime artista, profondamente legata alla comunità pievigina, avendo deciso, dopo aver calcato i più grandi palcoscenici, di trascorrere il resto della propria esistenza in sereno ritiro a Barbisano” afferma l’associazione “Toti Dal Monte”.

(Foto: Associazione Musicale Toti Dal Monte).
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