È un suono ancora più bello e limpido, oltre che stabile: le campane sono tornate a scandire le ore e i tempi della comunità di Solighetto, dopo un importante intervento di restauro che le ha rese “sicure e armoniose”, nelle parole del parroco monsignor Giuseppe Nadal.
Da alcuni giorni gli abitanti di Solighetto possono di nuovo ascoltare le note che sono a loro familiari da lunghissimo tempo: il battesimo delle campane restaurate è avvenuto proprio per salutare e festeggiare la celebrazione delle Cresime nella chiesa di Maria Immacolata, officiate dal vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo domenica 19 marzo scorso.
L’urgenza del lavoro era emersa in concomitanza con il restauro del campanile, concluso nei mesi scorsi, quando gli alti bronzi erano stati considerati “pericolanti e deteriorati”. Poi, in occasione dell’inaugurazione degli interventi, benedetti dal presule vittoriese – lavori che hanno riguardato anche chiesa, canonica e scuola dell’infanzia della frazione pievigina – era stata ufficializzata “la necessità della sostituzione della struttura che sostiene le campane”, e richiesta ancora “la generosità di tutti” per adempiere presto agli oneri connessi.
“Le maestranze che erano impegnate nel restauro del campanile si accorsero dello stato delle campane, in grave pericolo di caduta – conferma monsignor Nadal -: nelle settimane scorse sono state rimosse per poter effettuare l’intervento di restauro, per cui per venti giorni siamo rimasti senza il loro consueto suono che scandisce i ritmi della comunità, e ora siamo molto felici del completamento di questo importante lavoro”.
Adesso però le spese devono essere coperte. “Al momento – afferma monsignor Nadal – abbiamo finanziato solo una parte dell’importo complessivo, e per questo ci rivolgiamo alla generosità dei fedeli e di chiunque voglia sostenere questa significativa opera per la vita della parrocchia. All’ingresso della chiesa abbiamo affisso l’immagine del campanile che attende di diventare rosso, man mano che salgono le offerte: ora siamo fermi a 5 mila euro, garantiti da generosi contribuenti sui 20 mila richiesti in totale”.
C’è anche un’altra bella notizia per la comunità di Solighetto: “Si è fatta avanti una benefattrice – conclude il parroco – per l’intervento di restauro e riattivazione della campanella più piccola, ferma da lungo tempo, che in passato, quando non erano diffusi gli orologi in ogni casa, suonava cinque minuti prima dell’inizio della messa. Le diciamo un grande grazie per il suo esempio di altruismo e per la possibilità che si realizza di un nuovo tassello di recupero della memoria, della tradizione e della stessa identità della nostra comunità parrocchiale di Solighetto”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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