Era il 1953 quando Alfredo Battistella, dopo avere appreso i segreti della lavorazione del legno nel laboratorio di un maestro artigiano, acquisì un piccolo capannone per iniziare a produrre arredi.
Ne è passata di acqua sotto i ponti o, visto il tema, sotto i “mobili”, ma dopo 70 anni l’azienda pievigina continua a crescere confermandosi un punto di riferimento del settore.
Attualmente Battistella Company è la società che coordina e controlla tutte le aziende del gruppo: Novamobili spa, Baco srl e Battistella spa che producono i 3 brand Novamobili, Nidi e Cinquanta3, nati dal know-how aziendale, ciascuno caratterizzato da una precisa personalità.
Nel 1967 Alfredo Battistella iniziò a produrre arredi e sistemi e fondò la seconda azienda, Novamobili, all’epoca c’erano già 220 dipendenti, mentre nel 1992 la direzione di tutto il gruppo passò al figlio Mario.
Nel 1993 gli uffici amministrativi di Novamobili si trasferirono nella sede centrale di Battistella a Pieve di Soligo e nei successivi anni l’azienda continuò ad investire: nel 2002 ci fu l’inserimento del primo impianto di laccatura all’acqua, per promuovere la sostenibilità ambientale e preservare la salute delle persone, mentre risale al 2007 l’introduzione del magazzino automatizzato “Fast di Cassioli”.
Il magazzino consente lo stoccaggio senza alcun vincolo di commessa, l’ottimizzazione dello spazio e dei tempi di produzione, la riduzione degli errori e di eventuali danni alla merce, garantendo al contempo una maggiore sicurezza per gli operatori.
Nel 2010 venne introdotta la gestione automatizzata della ferramenta, realizzata su misura traendo ispirazione dalle potenzialità dell’impianto utilizzato nell’industria dell’occhiale per la minuteria.
Nel 2013 Battistella cresce ancora grazie alla nascita del brand Nidi, il progetto di design per creare spazi dove bambini e ragazzi possono trovare il loro ambiente ideale per crescere, proprio come all’interno di un nido.
Il 2015 è l’anno della nascita del brand Cinquanta3, il progetto del Gruppo che offre soluzioni flessibili e modulari per arredare spazi domestici e pubblici, e dell’apertura a Milano del primo Flagship store Novamobili.
Nel 2020 Battistella rinnova lo stabilimento con un impianto produttivo di 750 metri quadrati mentre nel 2023, anno nel quale si festeggiano i 70 anni di storia dell’azienda, viene introdotta la laccatura all’acqua Bio, un processo ancora più sostenibile passando alle vernici all’acqua Bio che permette un risparmio di Co2 di circa 8,5 tonnellate annue.
Nel 2023, infine, si amplia la sede del quartier generale: il nuovo edificio, una struttura dall’architettura avveniristica, si collega a quello esistente tramite una passerella in vetro in un percorso che connette l’attuale cuore direzionale alla nuova realtà.
Ben 3300 metri quadrati distribuiti su tre piani dedicati agli showroom dei brand Novamobili, Nidi e Cinquanta3 e all’ampliamento degli uffici commerciali.
“Lo scorso 30 giugno abbiamo festeggiato i 70 anni dell’azienda – spiega il general manager Alberto Battistella – con tutti i dipendenti e i nostri autisti. In questi 70 anni sono state fondamentali le persone che si sono succedute, dando un grande valore al nostro Gruppo. Attualmente abbiamo 640 dipendenti dislocati in tre stabilimenti che si trovano nel raggio di due chilometri a Pieve di Soligo. Nonostante il Gruppo sia formato da aziende che hanno un’identità ben precisa, quello che ci distingue è la forza della Battistella Company”.
“Noi siamo trasversali a tutto quello che riguarda l’arredo casa contemporaneo – continua -, tranne il mondo cucina e quello bagno. Valeria Carlesso è il nostro ‘design and creative director’ e segue la parte dell’immagine creativa del prodotto. Novamobili è il nostro brand che ha il maggiore appeal per il mercato estero: tratta l’arredo casa, zona giorno, zona living, zona notte e armadi con una trasversalità di possibilità di personalizzazioni, figure e colori”.
“Esportiamo in 40 Paesi in tutto il mondo ma il nostro zoccolo duro è l’Europa – prosegue -. Stiamo però lavorando costantemente per ampliare in modo significativo anche altri mercati. Il Covid è stato un momento di difficoltà anche per noi, a cui abbiamo risposto con la caparbietà che ci contraddistingue”.
Il general manager Battistella ha evidenziato come durante l’emergenza sanitaria il Gruppo abbia sviluppato gli strumenti digitali e l’innovazione.
“Nel 2022 il Gruppo ha fatturato 135 milioni di euro – sottolinea – e puntiamo ai 150 milioni nel 2023. Sulla crescita di fatturato hanno inciso anche gli aumenti dei prezzi delle materie prime. In merito a questo, però, l’azienda ha scelto di tutelare il lavoro e i propri clienti, ponderando attentamente gli aumenti di listino. Battistella rimane fortemente legata al territorio e alla popolazione che lo abita“.
“Rispetto ai dipendenti – precisa -, abbiamo un’eterogeneità di etnie. Negli anni l’azienda è cresciuta molto, ma i valori che l’hanno fondata sono rimasti e sono una preziosa guida da trasmettere nel ricambio generazionale a tutti i livelli”.
Nell’azienda c’è stata una staffetta generazionale e anche una crescita con tante figure di primo livello che hanno fatto un percorso all’interno di Battistella Company.
“La nostra priorità è quella di creare dei progetti di arredo dal design contemporaneo e fresco – spiega il design and creative director Carlesso -. Il target di Novamobili comprende un pubblico femminile intorno ai 40 anni. Cerchiamo anche una risposta da parte dei più giovani, con Nidi, che in principio rispondeva solo alle esigenze legate ai bambini ma ora si occupa dei ragazzi un po’ più grandi. Il Covid ha messo in stand-by alcune attività che assorbivano tante energie, ma ci ha consentito e obbligato a svilupparne altre, tra cui la comunicazione“.
Battistella Company ha sempre creduto in investimenti tecnologici per essere all’avanguardia con una produzione che punta all’ottimizzazione del magazzino.
“Con il nostro lavoro vogliamo trasmettere il culto del bello – afferma il general manager Battistella -. Il design italiano, secondo me, è uno dei valori fondamentali al quale dobbiamo sempre fare riferimento. Il Made in Italy è ancora forte nel mercato estero, il suo prestigio è riconosciuto in tutto il mondo”.
“Le aziende del nostro territorio – conclude – devono fare rete anche al di fuori del loro settore di riferimento, andando oltre i cosiddetti ‘distretti industriali’. La contaminazione tra aziende di diversi settori, infatti, può dare veramente uno sviluppo ulteriore. La bellezza va anche allargata e condivisa. Questo è il grande salto che possiamo fare perché abbiamo un territorio ricchissimo. In questo giocherà un ruolo importante anche la scuola, perché il mondo dell’università e le aziende dovranno collaborare sempre di più”.
(Foto: Battistella Company).
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