La comunità di Solighetto è in lutto per la morte di Giovanni Bottega, mancato all’affetto dei suoi cari all’età di 98 anni lo scorso martedì 6 aprile.
L’uomo è stato reduce di guerra e a 18 anni è partito da Bari per raggiungere la Grecia dove ha dovuto affrontare molte difficoltà, avendo vissuto anche la durissima esperienza dei campi di concentramento dai quali è scappato più volte.
Per circa un anno non ha potuto dare notizie di sé e ha anche rischiato la morte per una grave ferita al piede che gli aveva procurato un’infezione avanzata.
Al suo ritorno a Solighetto pesava meno di 50 chili e negli anni non è mai venuto meno il ricordo di quell’esperienza drammatica, che lo ha segnato nel profondo.
Nella sua famiglia erano in nove fratelli e il maggiore lavorava a Venezia per i conti Brandolini: grazie a lui, Giovanni ha lavorato per tre anni nella città lagunare per il conte Viola di Campalto.


Alla morte del conte, la moglie ha sposato un marchese di Roma e ha voluto con sé Giovanni Bottega che ha lavorato per 23 anni come “maestro di casa” nel castello di Tor Crescenza.
Alla morte del marchese, il nobile lo ha ricordato nel suo testamento, dimostrando la sua grande riconoscenza per il suo fedelissimo collaboratore.
Intanto Giovanni si era sposato e, per venire incontro alla moglie Elsa, ha deciso di ritornare a Pieve di Soligo, dove ha lavorato nella Zincheria Bisol fino alla pensione.
Tra le sue passioni c’erano l’orto, gli oggetti antichi (gli piaceva collezionare libri di guerra e reperti storici) e i viaggi insieme alla moglie, con la quale ha festeggiato 64 anni di matrimonio, che è mancata 5 anni fa.
Giovanni era molto unito ai fratelli e a tutta la famiglia in generale e i familiari lo ricordano come una persona semplice ma autentica, un vero signore che diceva spesso: “Signori si nasce e ricchi si diventa”.
Giovanni Bottega lascia il figlio Raffaele, la nuora Rosanna, i nipoti Alessandro con Nicoletta e Roberta con Giovanni, il pronipote Federico, la sorella, il fratello, le cognate, i cognati, i nipoti, i parenti, gli amici e tutte le persone che gli hanno voluto bene in vita.
L’ultimo saluto al caro Giovanni avrà luogo sabato 10 aprile, alle ore 10.30, nella chiesa parrocchiale di Solighetto mentre il Santo rosario sarà recitato domani, venerdì 9 aprile, alle ore 19.30 nella stessa chiesa.
Dopo la funzione funebre la salma proseguirà per la cremazione e la famiglia di Giovanni Bottega ha comunicato di preferire le opere di bene ai fiori.
(Foto: per gentile concessione della famiglia – Onoranze funebri Colletto).
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