“Non una protesta ma una proposta”: con questo semplice slogan si potrebbe riassumere l’iniziativa di alcuni ristoratori del Quartier del Piave che questo pomeriggio sono entrati pacificamente in municipio a Pieve di Soligo.
Lo scopo principale è stato quello di trasmettere un messaggio di ottimismo a tutti i clienti e agli avventori che torneranno a frequentare i loro locali quando verranno meno alcune limitazioni legate all’emergenza Covid.
I ristoratori arrivati in piazza Vittorio Emanuele II a Pieve di Soligo attendono, come tutti i loro colleghi veneti, il possibile passaggio in zona gialla della Regione Veneto per una prima boccata d’ossigeno che non potrà sicuramente risolvere tutti i problemi dovuti al lungo periodo di chiusura.
“Noi non chiediamo nulla ma offriamo – ha spiegato il portavoce Sandro Masutti, ristoratore dell’Osteria Al Portego di Pieve di Soligo – Con questa iniziativa vogliamo dire ai nostri clienti che torneremo ad offrire quello che offrivamo prima di questa pandemia. Noi ci siamo e continueremo a garantire la qualità che contraddistingue il servizio nella ristorazione dell’Alta Marca Trevigiana. Ora come ora, comunque, è difficile mantenere il livello di accoglienza del cliente al quale eravamo abituati in passato perché le restrizioni sono molte”.
“Vogliamo essere ottimisti sul nostro futuro e su quello delle nostre famiglie – aggiunge – La passione per questo lavoro ci spinge ad andare avanti e a prepararci al meglio per ripartire il prima possibile. Noi non vogliamo fare i controllori dei nostri clienti perché questo ruolo spetta alle autorità preposte. Speriamo che si possa fare un’informazione più incisiva, indirizzata ai nostri clienti, sul comportamento da tenere in tutti i locali quando potremo tornare a lavorare”.
I ristoratori del Quartier del Piave hanno ribadito che il disastro provocato dal Covid era imprevedibile e che le difficoltà rimangono perché la chiusura prolungata dei ristoranti ha messo in ginocchio molte realtà.
È stata chiesta un’attenzione maggiore alle autorità locali e più chiarezza in merito alle normative che riguardano i settori della ristorazione e dell’accoglienza in generale.
Il sindaco Stefano Soldan ha apprezzato l’atteggiamento costruttivo dei ristoratori arrivati in municipio e il loro comportamento rispettoso delle regole e delle misure per il contrasto al Coronavirus.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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