Centosessanta tonnellate di ghiaia suddivise in quattro camion: per un paio d’ore il ponte sul Soligo di via Aldo Moro è stato messo alla prova dagli ingegneri, con l’obiettivo di valutarne la resistenza e l’aspetto deformativo.
Il ponte è stato costruito negli anni ’70 e un controllo come quello svoltosi nel primo pomeriggio di oggi è funzionale per capire la sua reale resistenza: in base ai risultati attentamente valutati dai tecnici si potrà successivamente proseguire con l’adeguamento sismico, già previsto dall’amministrazione comunale nel periodo estivo. Il progetto prevede lo stanziamento di circa 200 mila euro e si inserisce all’interno del programma di adeguamento sismico di zone cruciali per la città.
“Entro giugno avverrà l’aggiudicazione della gara, poi approfitteremo della pausa estiva per iniziare i lavori. Questo nell’ottica di creare il minor disagio possibile alla circolazione ma ci teniamo a chiarire fin da subito che la strada rimarrà aperta in tutte le fasi dei lavori, che avranno la durata di circa un paio di mesi” ha commentato l’assessore Giuseppe Negri mentre assisteva alle operazioni della prova di carico.
La misurazione di oggi è avvenuta sotto l’occhio vigile dell’ingegnere Roberto Dal Moro: si tratta di calcoli millimetrici, durante i quali anche un passo umano nel tratto oggetto di studio può alterare i risultati, causando vibrazioni percettibili dalle strumentazioni utilizzate.
Di fatto, grazie a specifici sensori si studiano proprio le oscillazioni e gli spostamenti verticali della struttura messa “sotto stress”: il confronto delle oscillazioni correlate al tempo e al peso di carico permette di elaborare i dati utili a calcolare la capacità portante del ponte, oltre ai limiti massimi di carico. Per la prova di oggi sono stati utilizzati mezzi pesanti caricati di ghiaia e posizionati in punti precisi e altrettanto precise distanze.
Le prove di carico, spiega Dal Moro, sono funzionali a comprendere l’eventuale riduzione della capacità di resistenza del ponte a causa di eventi eccezionali (sisma, incendio, esplosione…), la presenza di comprovati errori di progettazione oppure vizi o difetti di costruzione a seguito di interventi edilizi, cambi di destinazione d’uso inopportuni e privi di preventivo controllo di progetto.
Per tutta la durata della misurazione il tratto del ponte è stato chiuso al traffico, deviato nelle vie laterali dall’opportuna segnaletica.
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