Proseguirà fino al 30 aprile a Villa Brandolini la mostra “Paolo Masi. Il nomade dell’arte” dedicata al maestro fiorentino, tutt’ora in vita, e noto esponente della “pittura analitica”. Il percorso espositivo, che conta oltre una sessantina di opere, evidenza l’evoluzione del pittore accostando lavori storici ad un nucleo di opere di recente produzione, alcune inedite.
Uno dei tratti distintivi di Paolo Masi, un tempo “analitico” ma che oggi sfugge dalle etichette, sta nell’uso di materiali come il cartone e il plexiglas. A Villa Brandolini sono visibili anche i suoi ‘cartoni’ di grandi dimensioni che risaltano all’interno delle stanze della dimora storica.
La mostra è promossa dalla Galleria FerrarinArte di Legnago grazie al contributo della Città di Pieve di Soligo e la collaborazione di “Fuori catalogo Circolo anche Culturale”.
“Siamo onorati di ospitare a Villa Brandolini un artista del calibro di Paolo Masi – commenta il sindaco Stefano Soldan – che ringrazio per aver accettato l’invito a Pieve di Soligo con una qualità e quantità di opere straordinari. L’uso che Masi fa di un materiale semplice come il cartone lo rende un esempio unico e raro di ecologia artistica che va ad arricchire la nostra tradizione di mostre attenta tanto agli artisti emergenti quanto a quelli che hanno dedicato un’intera vita alla pittura”.
“Ringrazio Ferrarin (di Galleria FerrarinArte ndr) per la cura della collezione e Pierangelo Zanco per l’allestimento che hanno valorizzato le opere di Paolo Masi, fra i più illustri esponenti dell’arte analitica, nonché persona di un’incredibile spontaneità e spirito giovanile”.
“Paolo Masi è un’artista sorprendente – commenta il vicesindaco Luisa Cigagna -, la cui vita è già di per sé un’opera d’arte. Nato a Firenze, città dove l’arte tocca la sua massima espressione, ha girato per anni fra Europa e Stati Uniti conducendo un’esistenza “on the road” per confrontarsi con nuovi mondi artistici”.
“Proprio dall’esigenza di spostarsi continuamente deriva la predilezione per un materiale povero come il cartone, che, una volta esaurita la funzione di imballaggio, ‘salvava’ dal macero per farne una tela leggera e facile da trasportare, assieme ad una modesta valigetta di pastelli”.
“Nelle mani di Paolo Masi la ‘Cenerentola’ dei materiali si trasforma in una principessa, riacquistando dignità e poesia. Ciò che mi ha colpito inoltre – prosegue Luisa Cigagna – è il particolare effetto cromatico che risulta dall’uso del colore sul cartone che dà vita ad una sorta di codice binario, un algoritmo colorato, che aggiunge attualità alle sue opere accostandovi, in certi casi, dei supporti in plexiglas”.
“Invito i cittadini a visitare questa mostra davvero originale il cui allestimento è stato curato da Pierangelo Zanco a cui va un ringraziamento particolare”.
La mostra è visitabile il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 ad esclusione delle giornate festive; negli altri giorni sarà visibile su appuntamento (info@ferrarinarte.it).
(Foto: Comune di Pieve di Soligo).
#Qdpnews.it