Sono state tutte approvate e finanziate le attività estive predisposte all’istituto “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo, che nelle prossime settimane è pronto ad aprire di nuovo le porte ai suoi studenti, una tra le pochissime scuole della provincia che possono offrire un percorso didattico completo e di qualità durante il tempo estivo.
Sono nove i progetti, a loro volta ulteriormente articolati, pensati e preparati da dirigente e docenti presso l’istituto pievigino “Marco Casagrande”, che non nascondono la loro soddisfazione per aver ottenuto il via libera e il totale finanziamento: tutte le attività sono tese a rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e la socialità.
Dopo mesi di didattica a distanza, infatti, si è considerato di proporre delle occasioni in cui i giovani studenti potessero riprendere contatti con la realtà educativa e allo stesso tempo rafforzare le abilità relazionali.
Escursioni naturalistiche, visite al Museo di Montebelluna, visite guidate alla città di Venezia e ai luoghi di interesse storico e artistico di Conegliano e Susegana, escursioni con attività di rilievo topografico, tornei di beach volley, calcio a 5, uscita al parco acquatico, progetto di tecniche digitali e, infine, attività musicale – concerto: tutti questi percorsi didattici in programma riescono a soddisfare esigenze e talenti di ciascuno e a coniugare l’apprendimento di competenze nei vari ambiti, con la possibilità di stringere e rafforzare le relazioni con i propri coetanei, duramente messe alla prova durante questa fase della pandemia.
L’iniziativa dell’istituto superiore di via Stadio di Pieve di Soligo si inserisce infatti nel “Piano scuola estate” del Ministero dell’Istruzione: nel marzo 2021 il dicastero retto dal ministro Patrizio Bianchi aveva individuato nella realizzazione di progetti estivi il punto di partenza di un percorso di trasformazione ed evoluzione del sistema scolastico, nonché lo strumento per riaffermare il valore della scuola, intesa come realtà “aperta, coesa ed inclusiva, quale luogo di formazione della persona e del cittadino, radicato nel proprio territorio e sostenuto dalla partecipazione attiva di tutta la comunità”.
Questo ambiente educativo deve essere “motore di integrazione civile, di uguaglianza e di sviluppo, che restituisce spazi e tempi di relazione, luoghi per incontrarsi di nuovo e riannodare quelle relazioni purtroppo bruscamente interrotte, così importanti per lo sviluppo emotivo, affettivo, identitario, sociale di ognuno”.
“Per dare concretezza all’iniziativa è necessario – sostiene uno dei promotori – che ci sia l’adesione da parte degli studenti che trovano nella bacheca d’Istituto la descrizione dettagliata delle attività e la possibilità di iscriversi. Mi auguro che l’appello sia raccolto dagli studenti vista la grande disponibilità dei docenti di essere al loro fianco anche in questo periodo di ferie, ma non per questo di ozio”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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