Angela Armellin spegne 102 candeline. Per lei un mazzo di fiori dall’amministrazione comunale, la torta e la preghiera con don Stefano

È una giornata di festa per la Fondazione Casa per Anziani Onlus di Pieve di Soligo e per la comunità pievigina perché oggi Angela Armellin spegne ben 102 candeline.

Per la signora è stata organizzata una piccola festa, nel rispetto delle misure anti-Covid, nella casa di riposo di Pieve di Soligo alla presenza di alcuni familiari, del sindaco Stefano Soldan, del presidente di Fondazione, Francesco Roccatelli, della direttrice Paola Licini e del parroco di Barbisano, don Stefano Sitta.

Per l’anziana ospite di Fondazione Casa per Anziani Onlus è stata preparata una bella torta e il primo cittadino di Pieve di Soligo le ha consegnato un mazzo di fiori a nome della comunità pievigina.

I presenti hanno pregato insieme a don Stefano e c’è stato spazio anche per scambiarsi qualche parola ricordando la vita della signora.

Nata a Caneva il 28 agosto del 1919, di famiglia contadina e quarta di nove fratelli, Angela Armellin si è trasferita a Barbisano nel 1944 per il matrimonio con il marito Emilio.

Avventuroso il suo viaggio di nozze a causa dei bombardamenti e indimenticabile il momento in cui è stata accolta dalla suocera con un mazzo di fiori di acacia, unica varietà disponibile in quelle circostanze nel mese di maggio.

Grazie al carattere forte e alla sua tenacia, la signora è riuscita a crescere i suoi quattro figli da sola visto che il marito è stato impegnato per diversi anni come capocantiere all’estero, restando lontano da casa per lavoro.

Attenta all’ordine e alla pulizia in casa, amante dell’orto e del cucito, Angela ha saputo infondere nella sua famiglia l’amore per la vita e l’importanza degli affetti più cari.

I suoi quattro figli le hanno donato sette nipoti e ben quattordici pronipoti, con i quali ha condiviso tanti momenti di gioia.

(Foto: Fondazione Casa per Anziani Onlus).
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