Dopo il nuovo caso di presunte violenze su minori perpetrate da un imam bengalese che avrebbe frequentato il centro culturale islamico di via Gaetano Schiratti a Pieve di Soligo, l’opposizione pievigina desidera che si prenda di petto la situazione.
L’ultima vicenda dell’imam 23enne di Padova, che avrebbe maltrattato dei bambini durante una lezione sul Corano, ha allarmato anche la comunità di Pieve di Soligo perché l’uomo, in realtà residente in provincia di Treviso, avrebbe frequentato anche una comunità musulmana bengalese di Pieve di Soligo.
Se da una parte il sindaco Stefano Soldan ha chiesto di non infondere una paura ingiustificata nella popolazione, magari solo con finalità propagandistiche, alcuni esponenti dell’opposizione di Pieve di Soligo, invece, hanno chiesto a gran voce che gli educatori e gli imam dei centri culturali islamici del paese vengano controllati maggiormente.
“Come consigliere comunale – ha dichiarato Valentina Dorigo (nella foto), consigliere comunale di minoranza a Pieve di Soligo -, nel rispetto dei miei cittadini, visto quello che è accaduto nel nostro paese qualche mese fa e a Padova in questi giorni, vorrei ci fossero più sicurezza e chiarezza sui nostri vicini di casa”.
“Chiedo che il sindaco Soldan – prosegue il consigliere Dorigo – istituisca il registro comunale degli imam. In attesa della legge statale, il sindaco può chiedere alle comunità islamiche di registrare volontariamente i predicatori che esercitano nei loro centri culturali islamici”.
“I bambini sono un bene prezioso – conclude il consigliere comunale di minoranza a Pieve di Soligo – e credo ci vogliano controlli più accurati viste le denunce pesanti lette a tutt’oggi sui giornali”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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