Il 50esimo di attività dell’Associazione Famiglie Rurali “Sinistra Piave” nel centenario della morte del Beato Giuseppe Toniolo, sepolto in diocesi nel duomo di Pieve di Soligo. Un legame stretto e significativo, una coincidenza non casuale, un collegamento desiderato e voluto. Perché le Giornate Sociali Afr, svoltesi a Vittorio Veneto, Colle Umberto e Conegliano il 19 e 20 maggio 2018, hanno rappresentato un punto di conferma e di rilancio per il benemerito sodalizio presieduto da Alessandro Toffoli, ma anche e soprattutto un punto di svolta.
Infatti, da ora in poi – come ha sancito l’orientamento unanime dell’assemblea generale dei soci svoltasi a Colle Umberto – nella denominazione Afr non ci sarà più “Sinistra Piave”, il riferimento geografico alla Marca Trevigiana, ma la scritta “Giuseppe Toniolo”, alle radici di una storia, di una ispirazione cristiana, guardando al futuro.
Il Toniolo ritrovato, dunque, faro di luce e punto di riferimento, esempio di santità laicale che parla a tutti gli uomini di buona volontà del nostro tempo. Infatti, i “Dialoghi nel nome di Giuseppe Toniolo” che sabato 19 maggio hanno aperto le celebrazioni per il cinquantesimo di fondazione dell’associazione, nata nel 1968, hanno detto soprattutto questo: ci riprendiamo per intero, con onore e responsabilità, un patrimonio di fede, di valori cristiani e di cultura, di lavoro e di cooperazione che appartiene alle nostre comunità grazie al Beato Giuseppe Toniolo, e da oggi vogliamo porre la sua straordinaria figura, anche nel nome, come richiamo costante all’opera quotidiana del nostro sodalizio.
In questo senso, molto importante e significativo il patrocinio del Comitato nazionale per il Centenario della morte del Toniolo (1918 – 2018), che ha inserito l’evento Afr tra quelli a valenza territoriale meritevoli di apposita segnalazione in vista del convegno nazionale sul Toniolo il prossimo 24 novembre all’Università Cattolica a Milano.
Il convegno (nelle foto sopra) – svoltosi a Vittorio nella splendida sala civica del Museo della Battaglia, gremita di soci, amici e rappresentanze sociali del territorio, introdotto e coordinato da Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” – è stato innanzitutto un’espressione corale di stima e di gratitudine per l’associazione e il suo fecondo percorso di mezzo secolo di attività.
Tanti i messaggi di saluto e di augurio giunti ai responsabili Afr da tante parti del mondo, a testimoniare la riconoscenza per l’opera infaticabile svolta in tanti anni al servizio dell’evangelizzazione della promozione umana tra i più poveri. Lo hanno confermato nei saluti iniziali il sindaco Roberto Tonon, il vicario generale monsignor Martino Zagonel – che ha letto un messaggio scritto del Vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo – e il presidente dell’Istituto “Beato Toniolo”, Diego Grando.
Lo hanno manifestato il lunghissimo applauso al fondatore Romano Volpato e il saluto affettuoso a don Romualdo Baldissera. E i contenuti espressi dai cinque relatori su “famiglia, dottrina sociale, cooperazione internazionale”, alla luce del Toniolo, hanno ribadito la bontà e il valore attuale della via originaria scelta dalle Famiglie Rurali della Sinistra Piave.
La responsabile del centro studi della Cooperativa “Giuseppe Olivotti”, Monica Lazzaretto, ha evidenziato con ricchezza di numeri e dati le sfide decisive a livello demografico, educativo e relazionale che oggi accompagnano la famiglia nella società italiana e veneta, mentre il direttore generale di Banca Prealpi di Tarzo, Girolamo Da Dalto, ha ricordato i fondamenti tonioliani del credito cooperativo – in questa fase sottoposto a rischi concreti di omologazione a livello di sistema bancario europeo -, auspicando l’affermarsi di un movimento di pensiero e di persone che nel campo dell’economia promuova il valori dell’etica e di un nuovo modello di sviluppo.
Renato Grando, consigliere Afr e cultore di storia, ha incentrato il suo intervento sull’origine sociale, politica e culturale delle “Maisons Familiales Rurale” tra fine Ottocento e inizi Novecento, sottolineando il ruolo guida del Toniolo, tutti temi oggetto dell’interessante volume a sua firma “Le giuste corde” presentato nell’occasione, stampato per i tipi di Dario De Bastiani Editore.
Infine, l’eccezionale presenza e le appassionate relazioni dei due sacerdoti provenienti dallo Stato africano del Benin, Abbè Colbert Goudjinou e Abbè Gildas Sambieni – grandi amici delle Famiglie Rurali, profondi conoscitori della dottrina del Toniolo e molto impegnati per l’animazione ecclesiale e la promozione sociale del loro Paese – hanno testimoniato la forza, la bellezza e i frutti concreti delle relazioni e dei progetti di cooperazione internazionale realizzati dall’Associazione. Famiglia, dignità, educazione sono state le parole guida degli interventi dei due sacerdoti beninesi, che hanno esaltato l’esempio di fede e la missione profetica del Toniolo.
Le conclusioni del presidente Alessandro Toffoli e il momento conviviale Slow Food sotto la Loggia hanno suggellato la prima delle due Giornate Sociali Afr, proseguita domenica 20 maggio mattina a Colle Umberto (nella foto sopra) con la concelebrazione eucaristica presieduta nella chiesa parrocchiale da Abbè Sambieni, e poi con l’assemblea generale Afr “Giuseppe Toniolo”, aperta dai saluti del sindaco Edoardo Scarpis, di Marco Zabotti e del rappresentante del comune di San Pietro di Feletto, Luigino Sartor, con tante testimonianze positive del gruppo dei fondatori e dei soci Afr.
Il pranzo sociale a Ogliano e il pomeriggio di festa in Corte delle Rose a Conegliano (nella foto sotto), in collaborazione con la Bottega Tatà, hanno suggellato due giornate davvero “storiche” e beneauguranti per l’Associazione Famiglie Rurali “Giuseppe Toniolo”.
(Fonte e foto: Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”).
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