Pieve di Soligo, conservanti nelle carni per le salsicce. Imprenditrice condannata a due mesi e 2.000 euro di multa

Avrebbe messo conservanti nelle carni per preparare le salsicce. Violando l’articolo del testo unico in materia di disciplina igienica della produzione di alimenti.

Per questo M.B., titolare del salumificio “Bianco Angelo” di Solighetto è stata condannata a due mesi e duemila euro di multa.

Ma è una sentenza sbagliata che appelleremo” commenta l’avvocato Gianfranco Morassutti del foro di Pordenone, legale dell’imprenditrice. A portare la donna a processo era stato un controllo a campione effettuato nel 2018 nel salumificio.

Gli ispettori sanitari avevano effettuato, come sempre in questi casi, alcuni prelievi e campionamenti di materie prime e prodotti finiti. All’esito degli esami per M.B. era scattata la contestazione.

Secondo l’accusa l’imputata avrebbe aggiunto alle carni per la produzione delle salsicce, il nitrato di potassio, un conservante che la legge vieta per questo tipo di preparazione. Le salsicce sono infatti considerate un preparato fresco, al quale non vanno aggiunti conservanti perché va consumato rapidamente.

Ed è su questo che la difesa si è battuta: “Purtroppo la normativa europea non è chiara nella distinzione tra preparato e prodotto e lascia troppo spazio all’interpretazione soggettiva. L’unico criterio valido per questa distinzione è la quantità d’acqua presente che, se fosse stata valutata dal laboratorio che ha effettuato le analisi, avrebbe accertato come la salsiccia non sia un preparato fresco ma un prodotto destinato alla stagionatura e a un consumo prolungato nel tempo”.

Per questo la difesa è pronta a ricorrere in appello contro la sentenza di condanna.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: web).
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