Pieve di Soligo, coppie in lite da anni con accuse incrociate: il giudice concede 6 mesi per “imparare” a convivere pacificamente e chiudere il processo

Il giorno del matrimonio si erano presi letteralmente per i capelli, al culmine di una lite che andava avanti da anni.

Una faida che vedeva contrapposti due nuclei famigliari che vivevano vicini: da un lato la sposa e il compagno, dall’altro una coppia di 60enni.

Una situazione che li aveva fatti finire davanti al giudice con reciproche accuse e il rischio di essere condannati.

Ma ora, se saranno capaci di sotterrare l’ascia di guerra, potrebbero uscire indenni dal procedimento.

Gli avvocati Manuela Gajo, legale della sposa, e Daniele Panico che assiste la coppia, li hanno infatti convinti a tentare la via dell’accordo chiedendo al giudice una sospensione del processo.

E i protagonisti della vicenda avranno ora 6 mesi durante i quali dovranno imparare a convivere pacificamente, smettendola di litigare per ogni pretesto e provando a dimenticare i vecchi rancori.

Se ci riusciranno, tutti ritireranno le querele e il processo sarà annullato. I tre dovevano rispondere di accuse pesanti: la sposa era accusata di rapina mentre i vicini di molestie e lesioni.

A scatenare l’odio reciproco, un problema di confini la cui origine risalirebbe a decine di anni fa. Ma che sarebbe ancora molto sentito dalle rispettive famiglie, che non avrebbero perso occasione per litigare. Come sarebbe accaduto nell’estate del 2017, quando la 30enne si è sposata con il compagno.

Una giornata di festa trascorsa con i loro due bambini, famigliari e amici ma finita in un modo in cui nessuno poteva immaginare. Al ritorno a casa, infatti, la sposa avrebbe trovato la coppia degli storici rivali. La moglie le si sarebbe parata davanti brandendo un iPad e le avrebbe scattato una fotografia dicendole: “Come sei bella oggi”.

Un complimento che la sposa ha letto come un insulto, visto che la 60enne l’avrebbe spesso criticata e presa in giro per il suo aspetto fisico. E quelle parole l’avrebbero fatta scattare.

La 30enne è accusata di aver strappato dalle mani della donna l’iPad e di averlo scagliato a terra.

Poi le due sarebbero venute alle mani, prendendosi per i capelli e menando colpi a destra e a manca. Fino a quando, faticosamente, il marito della giovane era riuscito a dividerle. Subito erano scattate le denunce, reciproche, e i tre erano finiti alla sbarra.

Ora proveranno a convivere pacificamente o almeno a ignorarsi. Solo così potranno salvarsi da un’eventuale condanna.


(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati