Continua a far discutere il tema dell’accesso alle gelaterie dopo l’ultimo Dpcm del governo e dopo le nuove ordinanze della Regione Veneto che trattano anche il tema dell’accesso agli esercizi commerciali.
A Pieve di Soligo e Barbisano, dove l’argomento sembra essere molto sentito, alcune gelaterie hanno espresso il loro disagio per aver dovuto negare ai clienti l’amato cono gelato, essendo costretti ad incartare il gelato in una coppetta per il consumo esclusivamente nelle proprie abitazioni.
Non tutti i clienti sono stati collaborativi e c’è qualche gelataio che ha dovuto redarguire chi aveva deciso di gustarsi il gelato seduto su una panchina o davanti alla gelateria; ci sono stati anche casi di allontanamento di clienti perché in fila davanti all’esercizio commerciale in questione.
Nessun vittimismo da parte dei vari rappresentanti pievigini di questa categoria, ma solo tanta voglia di chiarezza mantenendo uno spirito collaborativo con le istituzioni nell’attesa che la situazione possa sbloccarsi quanto prima.
“Da oggi – spiegano in una gelateria di Pieve di Soligo – possiamo accettare anche i clienti che ordinano il gelato davanti al banco. Secondo noi è importante perché alla gente manca questo aspetto. Non riuscivamo a capire perché, per esempio, si poteva entrare in un panificio per ordinare il pane o prendere delle brioches mentre da noi si doveva ordinare il gelato con una telefonata”.
L’accesso agli esercizi commerciali, secondo l’ordinanza della Regione Veneto del 4 maggio 2020, può avvenire ad opera di un componente di ciascun nucleo famigliare, salvo l’accompagnamento di minori di anni 14 o di persone non autosufficienti.
È sempre ammesso il commercio con consegna a domicilio relativamente alle attività commerciali sospese, con garanzia di distanziamento personale e con uso almeno di mascherina e guanti.
È consentita la vendita di cibo da asporto che sarà effettuata garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti avvengano dilazionati nel tempo e, negli spazi esterni anche di attesa, nel rispetto del distanziamento di un metro tra avventori e con uso da parte degli stessi di mascherina e guanti o garantendo l’igiene delle mani con idoneo prodotto igienizzante.
Nell’eventuale locale interno, è consentita comunque la presenza di un cliente alla volta, con mascherina e guanti o garantendo l’igiene delle mani con idoneo prodotto igienizzante, e permettendo uno stazionamento per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce.
Gestore ed addetti devono essere muniti di mascherina e guanti, rimane sospesa ogni forma di consumo sul posto ed è ammesso l’acquisto di cibo, rimanendo all’interno del veicolo, nelle strutture dedicate, senza uscita di passeggeri.
“Resta il fatto – concludono dalla gelateria – che non si possono servire coppette, coni gelato e caffè da consumare nel posto. Diciamo che ci sono venuti incontro sul fatto di poter ordinare davanti al banco, che è una bellissima cosa che mancava come possibilità al cliente”.
“Ho avuto la conferma dal comandante di vigili di Treviso – spiega Gigino Longo, referente di sede dell’Ascom Confcommercio Conegliano Valdobbiadene – in una call di questa mattina”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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