“L’importante è che abbiano preso l’aggressore”. E’ questo il commento di Alessandro Dal Bo, in merito alla notizia della denuncia da parte dei Carabinieri nei confronti dell’uomo che ha aggredito due bengalesi la notte di domenica 1° aprile, il giorno di Pasqua.
Da quanto emerso, un 40enne e un 28enne originari del Bangladesh si trovavano in piazza Vittorio Emanuele II a Pieve di Soligo, di ritorno da una cena a casa di amici. Ad un certo punto sarebbero stati importunati da un’automobilista, che poi li ha aggrediti fratturando con dei pugni la mascella al più anziano dei due.
Proprio quest’ultimo è un operaio della Green Cork di Spresiano, di proprietà di Dal Bo, che venuto a sapere dell’accaduto ha iniziato ad indagare, arrivando al nome di un giovane rugbista residente in un Comune limitrofo a Pieve di Soligo. Sempre Dal Bo, inoltre, si è costituito come parte civile per il danno subito dalla sua ditta, per essere rimasta priva di un tecnico valido ed esperto.
Le indagini dei Carabinieri hanno però portato all’individuazione di un nome diverso: l’aggressore sarebbe un trentenne impiegato di Follina, italiano, incensurato e calciatore, denunciato a piede libero e in attessa di processo.
Alla notizia il mondo del rugby del Quartier del Piave, che proprio nel Rugby Piave di Pieve di Soligo ha il proprio centro, ha potuto veder riconosciuta la propria integrità, dopo essere stato messo in cattiva luce per giorni, soprattutto per la connotazione razziale che Dal Bo ha subito dato alla vicenda.
Del resto, sia il presidente del Rugby Piave Gianantonio Spinelli che il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan (curiosamente ex avversari per la carica di sindaco alle ultime elezioni), avevano subito ribadito all’unisono, prima che si conoscesse il nome del colpevole, come il gesto di una persona non potesse essere ricondotto al mondo dello sport pievigino.
“La prossima settimana mi verranno forniti tutti i dettagli della vicenda, solo allora avrò un quadro più chiaro – afferma a proposito Dal Bo – Il mio operaio, nel frattempo, sta attraversando un calvario: l’altro giorno è stato ricoverato in ospedale per fare delle flebo, dato che non riesce a mangiare a causa della frattura e si è indebolito. Ieri invece l’ho accompagnato a Treviso per la visita di controllo. Chiunque sia stato, si è macchiato di un gesto schifoso”.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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