Nel consiglio comunale di ieri, giovedì 9 settembre, si è discusso dell’interpellanza presentata dall’esponente di minoranza Andrea Ros sulla gestione dell’entrata a scuola degli alunni della scuola primaria “Andrea Zanzotto” di Pieve di Soligo in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Ricordando l’esperienza dell’anno scorso, con alcuni genitori che si erano lamentati perché i loro bambini non venivano accolti all’interno della scuola prima dell’inizio delle lezioni per le regole sul distanziamento sociale (vedi articolo), Ros ha chiesto come si fosse organizzata l’amministrazione comunale pievigina per rispondere a questo problema.
Con l’arrivo dell’autunno e dell’abbassamento delle temperature, la preoccupazione manifestata da alcuni genitori è che si possano ripresentare situazioni spiacevoli con bambini che aspettano l’apertura dei cancelli della scuola aspettando anche sotto la pioggia.
Il consigliere pievigino di opposizione ha parlato dell’esperienza di altri Comuni che, per affrontare lo stesso problema, si erano organizzati con gazebo o tendoni montati dalla Protezione civile, dagli alpini o da altre associazioni di volontariato all’esterno degli istituti scolastici.
L’assessore all’istruzione Elena Bigliardi ha risposto che l’anno scorso si era pensato inizialmente di creare delle zone in cui i bambini si potessero riparare all’interno delle palestre scolastiche e l’amministrazione comunale aveva fatto uscire un bando per il reperimento di personale che potesse assistere gli alunni nelle varie classi.
“Il Consiglio di Istituto – spiega l’assessore Bigliardi -, nella prima riunione utile ha bocciato questa soluzione. Allora si è pensato di installare i gazebo messi a disposizione dall’azienda Savno per poter permettere agli alunni la sosta temporanea all’esterno dell’edificio scolastico ma all’interno del perimetro della scuola (nei giardini scolastici). Al successivo Consiglio di Istituto anche questa possibilità è stata bocciata dai rappresentanti dei genitori perché non sarebbero state mantenute le famose ‘bolle’”.
Allora la soluzione che restava era quella di installare i gazebo all’esterno del plesso scolastico, ma il numero di bambini interessati avrebbe richiesto la chiusura del parcheggio della scuola, soluzione sconsigliata dalla Polizia locale per problemi alla viabilità e per i bambini che arrivavano con il trasporto scolastico.
Bigliardi ha sottolineato che i gazebo forniti da Savno erano stati installati unicamente dal Comune di Moriago della Battaglia, che si era ritrovato con gli stessi distrutti dal maltempo nel giro di due settimane.
A quel punto il Comune si è concentrato sulla possibilità dell’ingresso anticipato, che in precedenza veniva garantito con il personale Ata (l’amministrazione comunale dava un contributo alla scuola per questo servizio), ma dall’anno scorso anche questa possibilità è stata bocciata.
Nell’anno scolastico 2020-2021 è stata comunque garantita l’assistenza prescolastica agli alunni grazie al personale reperito con il bando, ma il Consiglio di Istituto non aveva consentito a persone esterne alla scuola di entrare all’interno della stessa.
“Quest’anno sembra ci venga data dal Consiglio di Istituto – conclude l’assessore -, sempre con riferimento alla primaria Zanzotto, la possibilità di installare i gazebo all’esterno della zona mensa, che è la zona un po’ più riparata perché ha una parte di copertura che garantirebbe la sicurezza. Devono ancora essere preparate e firmate le convenzioni per l’accesso in orario extrascolastico di chiunque, anche degli alunni. Nel frattempo, stiamo per far uscire il modulo di richiesta ai genitori per verificare quante persone hanno la necessità dell’ingresso anticipato”.
Se questa proposta di entrare nei giardini della scuola non dovesse essere accordata dal Consiglio di Istituto, l’amministrazione comunale troverà altre soluzioni, anche se nella quasi totalità delle scuole del circondario il Consiglio di Istituto permette l’ingresso nelle palestre o in area adiacenti agli istituti scolastici.
Il consigliere Ros si è detto deluso del fatto che la proposta dell’entrata anticipata sia arrivata alle famiglie solo il 3 settembre.
“Le famiglie devono organizzarsi – ha affermato Ros – il 3 settembre è troppo poco, peggio ancora se l’amministrazione mi dice che è da due mesi che se ne parla. Nelle famiglie ci sono degli equilibri e la mezz’ora, partire prima o dopo da casa, fa la differenza. Gravissimo errore mandare la comunicazione il 3 di settembre: pensate con la testa delle mamme e delle famiglie. Comunque, i gazebo e l’entrata anticipata sono già qualcosa”.
Alla fine della discussione è intervenuto anche il sindaco Stefano Soldan: “Non accetto che si possa venire a dire che tutti gli altri sono bravi e Pieve di Soligo è sempre il paese nefasto anche perché capisco che non apparteniamo a un determinato partito quindi tutti gli altri sono sempre i migliori. In questa sala, e si può chiedere conferma al sindaco Mauro Canal che era presente quel giorno, abbiamo incontrato il dirigente scolastico Stefano Ambrosi, al quale ho imposto di darmi le palestre per inserire i ragazzi. La risposta è stata no e qui mi fermo”.
“Si informi e capisca quali sono i ruoli e fino a dove si può arrivare – ha concluso il sindaco rivolgendosi al consigliere Ros – perché la cosa più sensata era prendere i nostri figli, che non sono ‘i suoi e delle sue mamme’, e farli entrare in sicurezza nelle palestre che erano libere ma che stanno sotto la direzione di un dirigente che se decide di dire no è no anche contro la volontà del sindaco. Ma io non ho fatto la polemica sui giornali ed è pesato tantissimo a me e a tutti i componenti di questo consiglio comunale sentirsi dire ‘no perché non mi assumo la responsabilità’”.
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