Pieve di Soligo, docenti universitari passano le vacanze in paese. Incontro sui legami della lingua araba con il dialetto veneto

Due tra i maggiori esperti di lingua araba in Italia, Angela Daiana Langone e Giuliano Mion, docenti di lingua e letteratura araba presso l’Università di Cagliari, passano da diversi anni le loro vacanze d’agosto a Pieve di Soligo.

Entrambi i professori universitari hanno pubblicato degli importanti contributi sulla lingua araba, rappresentando un vero punto di riferimento nazionale per queste materie.

È stato il titolare della libreria “La Pieve”, che ha avuto come clienti i due studiosi, a diffondere nei social network la notizia. La comunità di Pieve di Soligo, con diversi cittadini di origine araba che vivono in paese, è da sempre sensibile a questi argomenti avendo sviluppato in passato importanti occasioni di approfondimento sulle culture e sulle etnie che vivono nel territorio comunale.

“Angela Daiana Langone – spiega il titolare della libreria “La Pieve” – ha una nonna originaria di Combai che abita a Pieve di Soligo. Per questo passa parte delle sue vacanze estive in paese. Parlando insieme ai due professori, ho ottenuto la loro disponibilità per un evento, legato alle insospettabili ma esistenti influenze della lingua araba anche nel dialetto veneto, da organizzare nel 2020”.

“Credo che anche l’amministrazione comunale di Pieve di Soligo – conclude il titolare della libreria “La Pieve” – sia interessata ad un incontro con questi docenti per realizzare un evento di prestigio per la nostra comunità”.

“Ritengo possa essere un bel cantiere da sviluppare – ha affermato Luisa Cigagna, vicesindaco e assessore alla cultura di Pieve di Soligo – nell’ottica del riconoscimento delle componenti straniere del territorio. Già in passato sono stati organizzati dei corsi di lingua araba nel nostro Comune, catturando l’interesse di molti cittadini”.

“Conoscere l’altro – conclude il vicesindaco Cigagna – è sempre qualcosa di utile e interessante. Sapere che Pieve di Soligo è frequentata e vissuta da docenti capaci di realizzare delle opere così importanti sulla lingua araba dà lustro a tutto il territorio, riconoscendone ancora una volta la capacità di sfornare eccellenze”.