Non trovando nulla di aperto, e riflettendo sul fatto che Pieve di Soligo si trovi al centro di un territorio entrato di recente nella lista Unesco come Patrimonio dell’Umanità, hanno espresso la loro amarezza e la loro delusione confrontandosi con alcune persone del paese.
In realtà, in piazza Vittorio Emanuele II a Pieve di Soligo si trova la sede del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave che, però, non può essere considerato un vero e proprio ufficio turistico.
Nonostante il prezioso lavoro garantito negli anni dalla sede del consorzio, che in svariate occasioni ha messo a disposizione di turisti e residenti il materiale informativo di carattere turistico di cui dispone, la comunità pievigina non ha un luogo che assolva ufficialmente la funzione di promozione e valorizzazione di tutta l’area comunale.
In realtà, sarebbe lo Iat di Valdobbiadene ad avere la competenza anche sulla zona di Pieve di Soligo ma, dopo il nuovo riconoscimento Unesco e nell’ottica di far crescere le potenzialità turistiche del paese, sembrerebbe che sia arrivato il momento giusto per riflettere sul fatto di poter istituire un ufficio turistico, con tutti i crismi del caso, anche in paese.
“Dobbiamo lavorare per trovare un’idea che valorizzi al meglio la vocazione turistica del nostro Comune – ha dichiarato Stefano Soldan, sindaco di Pieve di Soligo – Se vogliamo definirci una meta turistica dobbiamo tenere aperte le strutture ricettive e fornire dei servizi di informazione turistica di qualità”.
“In futuro potremmo chiedere la collaborazione del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave – conclude il primo cittadino di Pieve di Soligo – e di altre realtà. Stiamo facendo questa valutazione perché, tra non molto, aprirà il nuovo “Polo del Gusto” nel nostro centro storico. Pieve di Soligo merita un centro informativo permanente e ci impegneremo in questa direzione”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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