Giudizio immediato per Faruk Omar, l’imam bengalese accusato di aver maltrattato i bambini che frequentavano la scuola coranica di via Schiratti a Pieve di Soligo. Mentre per il 36enne, ai domiciliari da dicembre, si avvicina il processo, altre due persone finiscono sotto inchiesta con l’accusa di aver maltrattato i piccoli allievi.
Si tratta di due connazionali dell’imam, membri della comunità bengalese pievigina, che lo avrebbero sostituito durante alcune delle lezioni di Corano. E che, come il 36enne, avrebbero picchiato i bambini.
La procura sta infatti valutando la pozione di due uomini, uno dei quali è padre di bimbi che frequentavano quella scuola. Ci sarebbero anche loro, infatti, nelle immagini girate con le telecamere nascoste dai carabinieri. Video e audio che già avevano incastrato Omar, mostrando le botte inferte ai piccoli quando sbagliavano a recitare i versi del Corano.
Colpiti con schiaffi, calci e con un bastone di legno: immagini che avrebbero fatto finire nel mirino degli inquirenti anche i due “sostituti” che avrebbero usato gli stessi metodi educativi.
Metodi che ora lo stesso Omar rinnega. L’imam assistito dal suo avvocato, Roberto Baglioni, ha infatti chiesto di essere interrogato prima della chiusura delle indagini e ha ammesso: “So di aver sbagliato ma nella mia cultura è così che si insegna ai bambini”.
Intanto il pubblico ministero Massimo Zampiccini ha richiesto il giudizio immediato e ora il 36enne potrebbe chiedere un rito alternativo.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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