L’Eli’s bar di via Pati a Pieve di Soligo è stato messo in affitto dalla famiglia di Elisa Campeol, la 35enne pievigina uccisa a coltellate dal 34enne Fabrizio Biscaro (reo confesso) mentre prendeva il sole all’Isola dei Morti lo scorso 23 giugno.
Comprensibile la scelta dei familiari della ragazza che, dopo la morte della figlia, hanno deciso di non portare avanti la gestione del locale che anche nel nome ricordava la povera Elisa.
Sono passati più di 20 giorni dal suo funerale e, dopo il terribile delitto, le serrande dell’Eli’s bar sono state subito abbassate in segno di lutto.
Già da tempo Elisa non lavorava più in quel locale, lasciato in gestione ai familiari, perché sembrava volesse intraprendere un’avventura professionale per lei più stimolante.
Era il settore olistico ad interessarla molto, un ambito al quale si era avvicinata molto e che avrebbe potuto rappresentare la svolta professionale che stava cercando.
In questa tragedia non soffrono solo i parenti e gli amici di Elisa, perché anche la famiglia di Fabrizio Biscaro sta affrontando un momento molto difficile.
L’incidente probatorio nel corso del quale si dovranno accertare le condizioni mentali dell’uomo è previsto per il prossimo 7 settembre.
Il giudice per le indagini preliminari Marco Biagetti ha fissato la data della prima udienza, nella quale sarà conferito l’incarico allo psichiatra scelto dalla procura che dovrà stabilire se Biscaro, nel momento in cui colpiva Elisa, fosse in grado di intendere e di volere.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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