Quando il contenitore è credibile e il contenuto è di qualità la gente risponde positivamente e il format di “Pieve Incontra” ne è la dimostrazione, confermata anche ieri sera, venerdì 17 gennaio 2020, dal grande successo di pubblico per l’incontro con Antonio Padellaro, giornalista de “Il Fatto Quotidiano”.
L’occasione è stata la presentazione, ospitata all’auditorium “Battistella Moccia” di Pieve di Soligo, del nuovo libro “Il gesto di Almirante e Berlinguer” che ha analizzato gli anni del terrorismo rosso e nero, l’assassinio di Moro e un diverso modo di fare politica nella contrapposizione fra destra e sinistra.
Un incontro che è stato l’occasione per parlare di due personaggi che hanno saputo porre l’interesse nazionale al di sopra di ogni cosa, mostrando quel modo di fare politica andando oltre la mera contrapposizione, costante assoluta dei tempi che stiamo vivendo.
Padellaro ha anche parlato di argomenti di attualità, legati alla politica degli ultimi anni, con un’attenzione particolare all’impatto del populismo, all’avvento del movimento delle sardine e alla crisi di identità della sinistra italiana che sembra aver perso la bussola con l’apparente abbandono delle sue storiche battaglie.
Il notista de “Il Fatto Quotidiano” è uno dei pilastri del giornalismo italiano con una grande carriera alle spalle: per vent’anni al Corriere della Sera, direttore dell’Unità, vicedirettore dell’Espresso e tra i fondatori de Il Fatto Quotidiano, di cui è stato direttore.
“Il gesto di Almirante e Berlinguer” è un saggio che contiene molto di più degli incontri segreti tra i leader del Movimento Sociale Italiano e del Partito Comunista Italiano, considerando i colloqui fra Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer, avvenuti all’ultimo piano di Montecitorio fra il 1978 e il 1979. Colloqui rispetto ai quali è trapelato d avvero poco sui contenuti, essendo rimasto solo lo spazio per elaborare delle ipotesi.
Si tratta di anni impegnativi per la storia della politica italiana del Novecento che spesso, in assenza di un approfondimento che scaturisce da un lavoro fatto in autonomia, non sono conosciuti dalle giovani generazioni.
Per Padellaro non è un problema che oggi “tutti possano fare politica”, aspetto facilitato dai media e dai traguardi della tecnologia, ma la vera criticità si nasconde dietro al fatto che la nostra classe dirigente non possieda lo stesso spessore culturale di chi un tempo parlava a nome dell’Italia in occasioni importanti, sia nazionali che internazionali.
Da qui nasce quel senso di smarrimento dei giovani d’oggi, talvolta incapaci di ispirarsi trovando un politico che incarni dei valori chiari e condivisibili.
Per Padellaro le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria sono un esempio concreto della deriva di questo Paese, visto che sono tutti concentrati sulla sola sfida tra Borgonzoni e Bonaccini, dimenticando il Sud che rimane la vera emergenza italiana.
L’edizione del 2020 di Pieve Incontra, curata dalla giornalista Adriana Rasera, continuerà con altri appuntamenti che permetteranno a tutti gli appassionati di approfondire svariati temi legati alla politica, all’attualità giornalistica e al sociale.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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