È iniziata una nuova avventura per la grande famiglia della Bocon, azienda pievigina specializzata nella produzione di surgelati, che oggi ha inaugurato il primo ristorante della catena “Bocon Bottega e Cucina”, una realtà che sarà esportata in tutto il mondo e che aprirà nel mese di ottobre.
Contestualmente è stata inaugurata la nuova pista ciclopedonale che collega via Lamberto Chisini all’area industriale che la città di Pieve di Soligo condivide con il Comune di Sernaglia della Battaglia.
Una doppia festa per tutto il Quartier del Piave e per le due comunità che hanno visto la concretizzazione di uno dei primi progetti che rientra negli scopi di “Smart Oasis”, un’associazione di imprese, promossa da dieci realtà dell’area industriale San Michele, tra i Comuni di Pieve di Soligo e Sernaglia della Battaglia, con la Provincia di Treviso e Assindustria Venetocentro, che ha come obiettivo la riqualificazione e il miglioramento dell’accessibilità di tutta la zona.
Presenti il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, i sindaci di Pieve di Soligo, Sernaglia della Battaglia e Susegana, Stefano Soldan, Mirco Villanova e Vincenza Scarpa, il consigliere regionale Alberto Villanova, il consigliere provinciale Emanuele Crosato, il direttore generale di Assindustria Venetocentro, Giuseppe Milan, il cardinale Beniamino Stella insieme a diverse autorità civili, militari e religiose del territorio.
“Quest’anno facciamo 34 anni di Bocon – ha spiegato il titolare Luca Ricci -. Siamo partiti che eravamo in quattro e adesso il gruppo, che è anche un’azienda agricola che produce Prosecco, ha circa 140 dipendenti più i vari artigiani che collaborano con noi. Come Bocon noi esportiamo quasi l’80% e il nostro primo mercato sono gli Stati Uniti dove, con la referenza ‘gnocchi surgelati’, siamo abbondantemente leader di mercato: vuol dire che il secondo competitor è tre volte meno di noi. Tutto questo grazie alle ricette che ha messo a punto mia moglie Donatella e a una squadra di persone che lavorano per noi, per la nostra bandiera e per affermare il nostro marchio in tutto il mondo”.
Importanti i numeri della Bocon: 42.400 metri quadri di area di cui 16.600 coperti, un impianto fotovoltaico che produce 500 kilowatt (presto altri 220 kilowatt) e 27 milioni e 500 mila porzioni prodotte nel 2020.
“Il progetto è nato nel 2007 quando con mio marito eravamo in America – ha aggiunto la moglie Donatella Moro -. Parlando con una cameriera in un ristorante, ci ha detto che le catene funzionano molto. Noi abbiamo detto che facciamo tante porzioni ma anche tanti tipi di prodotti, dalle ricette tradizionali a quelle innovative come gli gnocchi di cavolfiore, il nostro cavallo di battaglia. Abbiamo pensato: ‘perché non fare una catena di ristoranti con i nostri prodotti, senza nascondersi dietro al fatto che sono surgelati? Tante volte il surgelato è demonizzato ma è senza conservanti e coloranti ed è solo il freddo che lo conserva”.
Quando Luca e Donatella hanno trovato le risorse e il posto giusto, sono partiti con questo nuovo progetto che sperano di far crescere e sviluppare anche all’estero.
“È facile fare i fenomeni però oggi noi non saremmo qui se non ci fossero due persone che hanno creduto in un progetto 34 anni fa, hanno rischiato del proprio e oggi possono dire di avere un gruppo da 35 milioni di fatturato, più di 140 dipendenti del gruppo, ancora in espansione, e la volontà di portare avanti la storia di un territorio – ha commentato il presidente Zaia – Un ‘bocon’ già la dice tutta, noi veneti dobbiamo essere orgogliosi del marchio che esce da questo territorio: grazie a Luca Ricci e a Donatella per questo sogno che magari per qualcuno sembrava impossibile”.
“È proprio vero che solo i pessimisti non fanno fortuna – conclude -. Quante volte ve lo dico che dopo la pioggia viene il sereno? Sicuramente è un momento di festa ma vi ricordo che stiamo uscendo da un incubo e che questa provincia ha avuto 11.600 morti. Dobbiamo guardare in fondo al tunnel e c’è già la luce: ne veniamo fuori. La pista ciclabile è un’ulteriore opera che questa azienda mette a beneficio della comunità e io sono qui a ringraziare Luca e Donatella perché nel 2020 loro hanno donato una terapia intensiva a questa Regione”.
“Grazie all’impegno di Assindustria Venetocentro, della Provincia di Treviso e delle amministrazioni comunali di Pieve di Soligo e Sernaglia della Battaglia abbiamo iniziato a ragionare intorno alle nostre aree industriali per creare sviluppo e servizi sempre migliori – ha affermato il sindaco Soldan -. Vogliamo che l’area industriale non sia vista come qualcosa di negativo ma come parte del nostro paesaggio. Un ringraziamento particolare alla famiglia Ricci, che ha avuto la capacità in anni non semplici di creare bellezza a tavola, e a tutte le persone che questa settimana hanno lavorato per finire l’opera della pista ciclopedonale”.
Nel suo intervento il cardinal Stella, che ha ricordato di essere “figlio di questa terra” e della comunità di Pieve di Soligo, ha detto che oggi ha colto una presenza di solidarietà e di condivisione sentendo una grande gioia nel cuore nel vedere che sono maturati tanti frutti di impegno, di bellezza e di presenza sociale e umana.
Durante la giornata, nella quale l’azienda offrirà cibo e bevande a tutti i visitatori, la Bocon raccoglierà dei fondi che saranno donati alla Fondazione Casa per Anziani Onlus di Pieve di Soligo (uno dei fondatori è stato proprio il nonno di Luca Ricci).
La somma di denaro servirà per realizzare delle verande (il costo totale è di 20 mila euro) per permettere agli anziani ospiti di stare all’esterno anche in inverno.
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