In molti hanno apprezzato la scritta sull’asfalto, presente da alcuni giorni nell’area di Borgo Stolfi a Pieve di Soligo, dove un cittadino ha voluto riportare questa frase: “30 è il limite. Capito?”.
Evidentemente, in quella come in altre zone della città, i limiti di velocità non vengono rispettati e qualcuno ha voluto sensibilizzare la cittadinanza su questo problema.
“Uscire di casa lungo il borgo è una sorta di roulette russa – si legge in un commento social di una cittadina – La carreggiata è stretta e non c’è marciapiede, se non vivi appollaiato sulla ringhiera sul Soligo. Dei rallentatori sarebbero più civili e funzionali. Nell’attesa confidiamo nella scritta”.
La scritta sull’asfalto, però, non è piaciuta proprio a tutti e qualcuno ha sottolineato che “imbrattare le strade non è proprio civile”, mentre per altri sarebbe stato meglio chiamare direttamente le forze dell’ordine per avvisarle del mancato rispetto dei limiti di velocità in quella zona.
Il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan, conosce molto bene il problema e in passato l’amministrazione comunale pievigina aveva cercato di trovare un rimedio alla situazione, mettendo un dissuasore di velocità e ricevendo poi le lamentele di alcuni residenti.
La foto della scritta ha acceso il dibattito nei social e alcuni cittadini hanno voluto spostare l’attenzione su altre vie della città: “In via Schiratti dovrebbero mettere la scritta permanente in tutta la via – sottolinea una cittadina – Altro che circuito di Monza. Peggio”.
Insomma, scritta o non scritta il problema c’è e qualsiasi provvedimento dell’autorità pubblica incontrerebbe sicuramente delle critiche: in queste situazioni, però, bisogna stare molto attenti perché si parla di sicurezza delle persone che, camminando nel borgo, potrebbero abbassare la guardia senza pensare ai pericoli che, a quanto pare, sembrano esserci anche in quest’area di Pieve di Soligo.
(Foto: Facebook).
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