Pieve di Soligo, niente autorizzazioni e viola le regole sulla distanza, ordinanza di rimozione per un vigneto in via Schenelle

Dopo il sopralluogo effettuato il 30 luglio 2019 in via Schenelle (nella foto) a Pieve di Soligo, è stata riscontrata l’esecuzione di lavori consistenti nella piantumazione di un nuovo vigneto privo di autorizzazione.

L’area interessata è classificata dal piano degli interventi come zona territoriale omogenea E agricolaArea di primaria importanza per la funzione agricolo produttiva parzialmente compromessa” ed è interessata dall’ambito di tutela dei valori naturalistici e paesaggistici rappresentato dalla rete ecologica “Buffer Zone-area di connessione naturalistica”.

I lavori risultano eseguiti in assenza del titolo abilitativo previsto e delle norme tecniche operative allegate al piano degli interventi, e sono stati eseguiti in contrasto con quanto previsto dalle norme tecniche operative dello stesso piano.

Nello specifico, l’articolo 19 comma 31 prevede che lungo i corsi d’acqua e nelle zone classificate come agricole è istituita la fascia di terreno di 30 metri dall’unghia esterna dell’argine principale dei corsi d’acqua, ovvero dalla proprietà demaniale degli stessi da mettere a riposo con funzioni di tampone sugli inquinanti trasportati dai deflussi di origine agricola.

Il nuovo vigneto oggetto del provvedimento è stato realizzato ad una distanza di 10,20 metri circa dal corso d’acqua denominato “Torrente Rui”. Il regolamento prevede che non sono comunque ammessi nuovi o reimpianti di vigneti o coltivazioni negli ambiti dei parchi o per l’istituzione di parchi e riserve naturali di interesse comunale, nell’area nucleo, nelle isole ad elevata naturalità, nelle aree di connessione naturalistica, e nei corridoi ecologici principali e secondari.

Per questo, l’ordinanza numero 67 del 16 settembre 2019 del Comune di Pieve di Soligo ha previsto, entro 90 giorni dal suo ricevimento, la rimozione del vigneto e il ripristino dello stato dei luoghi, dando comunicazione all’ufficio competente dell’avvenuto adempimento.

Se il responsabile dell’abuso non dovesse provvedere al ripristino dello stato dei luoghi entro i termini previsti dalla legge, l’amministrazione comunale provvederà alla rimozione e al ripristino a spese dello stesso responsabile dell’abuso.

Il comando di polizia municipale verificherà se sarà rispettato quanto previsto dall’ordinanza.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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