Completo restyling in vista per l’Istituto superiore “Marco Casagrande”: la Provincia di Treviso ha stanziato 7 milioni di euro per la costruzione e la sostituzione degli edifici del complesso scolastico della città di Pieve di Soligo.
L’intervento, reso possibile grazie al fatto che la Provincia è riuscita a ottenere i fondi del Decreto di Riparto dedicato a interventi di nuova realizzazione, ha l’obiettivo di eliminare le criticità strutturali esistenti. Prevede tre diversi momenti: la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica, l’adeguamento sismico dell’attuale palestra con la realizzazione di nuovi spogliatoi e la demolizione dei tre corpi di fabbrica esistenti.
Particolarmente rilevante la direzione “green” del progetto: la nuova struttura scolastica sarà costruita in un’ottica ecosostenibile e di efficienza energetica, oltre che con l’obiettivo di garantire maggiore comfort per gli utenti, adeguando di conseguenza gli impianti a servizio dei fabbricati stessi.
L’edificio sarà del tipo Nzeb (Nearly Zero Energy Building) e verrà realizzato con soluzioni progettuali e impiantistiche atte a minimizzare i consumi energetici finalizzati al riscaldamento, all’illuminazione, alla ventilazione, alla produzione di acqua calda sanitaria, al recupero di acque meteoriche per impieghi irrigui e/o a servizio della rete tecnologica interna.
Sono previsti inoltre un impianto fotovoltaico di circa 50 kW in copertura, un impianto di climatizzazione invernale ed estiva, una nuova cabina per la fornitura dell’energia elettrica.
Attualmente il complesso scolastico è costituito da una serie di edifici realizzati in epoche diverse e disposti tra loro a formare una corte verde interna.
Il nucleo iniziale dell’istituto è stato realizzato nel 1978 e successivamente ampliato nel 2006, quando sono stati costruiti un nuovo corpo a tre piani fuori terra e due volumi, ad un solo piano fuori terra, adiacenti all’esistente e destinati ad archivio/magazzino e deposito materiali.
Secondo il progetto, il nuovo corpo avrà pianta rettangolare e presenterà un corridoio centrale di distribuzione ai vari locali, oltre a tre corpi scala distribuiti rispettivamente alle due estremità e in posizione centrale.
Alla fine dell’intervento il nuovo edificio scolastico conterà 23 aule, 5 laboratori, 3 laboratori multimediali, un’aula di musica, una biblioteca, un archivio e una sala docenti.
I corpi di fabbrica esistenti e il nuovo istituto saranno armonizzati da un attento studio dei percorsi della corte interna che sarà, tra l’altro, progettata per consentire anche lo studio all’aperto, richiamando l’idea di una sorta di “chiostro”.
Non è stata resa ancora nota la data di inizio lavori (che dureranno complessivamente 750 giorni) in quanto l’intervento è ancora in fase di progettazione, ma è già stato assicurato che i lavori di demolizione degli edifici vetusti, in pieno accordo con il Comune di Pieve di Soligo, saranno realizzati al termine della costruzione della nuova struttura: non vi sarà alcun disagio per gli studenti, che continueranno a frequentare la sede di via Stadio fino a quando la nuova scuola non sarà realizzata.
“Quando continuo a dire che investiamo sulla scuola non scherzo – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – e con i recenti fondi ottenuti dal Ministero siamo diventati la prima provincia in Veneto per interventi eletti a finanziamento. Quando si guarda al bilancio della Provincia e si nota che sono stati messi a bilancio oltre 78 milioni di euro fino al 2023 per la scuola, posso solo dire che i cittadini, i sindaci e le imprese trevigiane possono stare tranquilli: il futuro è al sicuro”.
“Per quanto riguarda il Casagrande – aggiunge Marcon – abbiamo colto l’occasione dei fondi ministeriali dedicati alla costruzione di nuovi edifici, andando così a sistemare uno dei complessi che più necessitava di interventi: la nuova scuola sarà efficiente, sicura e a pieno regime di risparmio energetico secondo il modello Nzeb. Nel frattempo inoltre, con l’ultima variazione di bilancio, abbiamo stanziato fondi per la sostituzione del generatore dell’attuale Casagrande”.
(Foto: Provincia di Treviso).
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