Terra Mia comincia a dare i primi frutti. Il progetto patrocinato dal Comune di Pieve di Soligo, che ha avuto la sua seconda edizione lo scorso autunno, con una rassegna cinematografica, uno spettacolo teatrale ed un convegno, sta permettendo all’Alta Marca di contribuire allo sviluppo del Senegal, nella regione di Casamance.
Si tratta dell’area meridionale dello stato africano, che prende il nome dal fiume omonimo. È proprio l’estuario del Casamance ad essere in pericolo e con esso tutto l’ecosistema collegato: la contrazione delle piogge sta causando la salinizzazione dei terreni e della falda freatica, con gravi conseguenze soprattutto per l’agricoltura.
Per risolvere il problema una commissione di tecnici europei ed italiani ha fatto visita al bacino del fiume Casamance, per cercare di trovare soluzioni al problema e rilanciare così un regione che viene definita “il granaio del Senegal”.
La missione è stata realizzata con la partecipazione di Fondazione Ca’ Vendramin, Face (Fédération des associations casamançaises de l’extérieur) e le associazioni Deltamed e “I Care – Idee con l’Africa onlus”.
“Come Comune abbiamo finanziato il viaggio dei tecnici fino in Senegal, per un importo inferiore ai mille euro – spiega l’assessore Roberto Menegon, promotore di Terra Mia – Il senso di questo progetto è quello di “aiutarli a casa loro”, favorendo la nascita di condizioni che permettano a Paesi come il Senegal di poter dare un lavoro ai propri cittadini, senza che quest’ultimi debbano emigrare”.
“Quello intrapreso con Terra Mia è un percorso importante, che va in aiuto di un intero popolo – aggiunge Menegon – Al contempo, aprirà molte opportunità per le aziende di tutta la provincia di Treviso, che potranno essere chiamate a realizzare le opere necessarie per combattere la salinizzazione dell’estuario del Casamance, nell’ottica di uno sviluppo economico condiviso tra i nostri due Paesi”.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it