Pieve di Soligo, passa la mozione del consigliere Ros sul Ccr. Comunicazione istituzionale, l’affondo di Soldan: “Abbiamo poco tempo per i selfie”

Nell’ultimo consiglio comunale pievigino si è discussa la mozione presentata dal consigliere comunale di minoranza Andrea Ros sull’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi (Ccr) della Città di Pieve di Soligo.

“Ritengo che ascoltare i giovani cittadini sia importante per comprendere i cambiamenti della società, adattarsi ad essi e guardare al futuro con occhi diversi – ha affermato Ros durante il consiglio comunale – Credo che l’obiettivo di un’amministrazione, in particolare dell’assessorato alle politiche giovanili, sia quello di riavvicinare i giovani alla politica, alla democrazia e al valore della cosa pubblica. L’obiettivo è quello di far conoscere da vicino alle nuove generazioni le istituzioni e il loro funzionamento per renderli futuri cittadini consapevoli”.

Il consigliere di opposizione ha sottolineato l’importanza di far conoscere ai giovani di Pieve di Soligo gli organi, le competenze e le funzioni del Comune nel quale risiedono.

“Ecco perché il Consiglio Comunale dei Ragazzi è un ottimo strumento per mettere in pratica la teoria che viene insegnata – aggiunge Ros – Nell’ambito delle politiche giovanili, il nuovo Ccr potrà fare da tramite tra i giovani della città, con le loro esigenze, e l’ente, portando idee e proposte”.

L’assessore alla pubblica istruzione, Elena Bigliardi, ha spiegato che il Ccr è un buon progetto, che già la precedente amministrazione comunale aveva tentato di costituire, proponendolo ai ragazzi che fanno educazione civica nelle scuole.

“Per i Ccr serve la volontà dei ragazzi che stanno svolgendo l’educazione civica e un lavoro consistente degli insegnanti – ha commentato l’assessore – Purtroppo, questo insieme di volontà non ha trovato ancora una concretizzazione. Il progetto del Ccr occuperebbe molte ore e nella nostra città queste ore, curate dalla Cooperativa Itaca, sono dedicate ad andare incontro a carenze educative e comportamentali in tenera età, per impedire il verificarsi di situazioni che, in età adolescenziale, portano a ricoveri o interventi mirati per certi giovani che riscontrano problemi di diverso tipo”.

Tra i progetti che hanno ricevuto una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale c’è quello sull’educazione affettiva, combattere fenomeni di bullismo, discriminazione sociale, razziale e sessuale, e non mancano i progetti di cittadinanza attiva e cittadinanza consapevole (percorsi per capire come eleggere i rappresentanti di classe e di istituto o come gestire la campagna elettorale oltre a molto altro ancora).

L’intervento della Bigliardi non ha convinto Ros che, dopo aver elencato alcuni consigli comunali dei ragazzi presenti nelle comunità vicine, ha detto che tutti i progetti della Cooperativa Itaca sono ottimi ma la sua richiesta è di avere un Ccr dove i ragazzi di Pieve di Soligo possano dire la loro e interfacciarsi con l’amministrazione.

“I Ccr dei Comuni che lei ha citato collaborano con delle cooperative che effettuano progetti come quello del Ccr – ha risposto Bigliardi – I nostri progetti nascono dal confronto diretto con i ragazzi, che richiedono i progetti che vorrebbero vedere attivati (gli stessi vengono poi realizzati dalla Cooperativa Itaca). Da noi ci sono ampie possibilità di ascolto e in passato a Pieve di Soligo il Ccr ha avuto un esito nefasto. Non trovo giusto obbligare i ragazzi a farlo se non lo considerano utile. Meglio dedicare energie e tempo a progetti che sentono di più, soprattutto se è solo questione di formalità”.

Verso la fine della discussione anche il sindaco Stefano Soldan è intervenuto, mettendo in luce le modalità delle diverse amministrazioni comunali del territorio di comunicare quello che viene fatto: “Questa è un’amministrazione che, diversamente da tutte quelle che lei (riferendosi a Ros ndr) ha citato o con le quali si confronta, ha poco tempo per i selfie per raccontare quello che non esiste. Noi siamo un’amministrazione che le cose le fa, magari con una certa indifferenza rispetto ai social o quant’altro”.

“Questo non vuol dire che le nostre comunità sono abbandonate – ha aggiunto il primo cittadino – L’impegno degli assessori, rispetto ad alcuni temi, non viene riportato continuamente sui giornali o nei propri profili social ogni 12 ore perché abbiamo altro da fare. Siamo l’amministrazione della sostanza, che non ha mai lasciato e non lascerà mai indietro nessuno, tantomeno abbiamo intenzione di lasciare indietro i nostri giovani rispetto all’impegno e ai valori della nostra Costituzione”.

“La prima cosa che pretenderò sia fatta è l’insegnamento della fedeltà alla Costituzione oltre all’unità nazionale – conclude – I valori che a volte vengono dipinti dal suo partito (Lega) a volte mi sembra vadano in antitesi con questi valori costituzionali. Il nostro impegno sarà massimo proprio per insegnare la Costituzione e per insegnare che questa è una Repubblica nata secondo i principi costituzionali e non secondo i dettami che, qualche volta, vengono dipinti o usati a piacimento”.

In ogni caso la mozione della minoranza è stata accolta e l’assessore Bigliardi ha detto che l’attuale amministrazione comunale ha davanti ancora tre anni di tempo per realizzare il Ccr che, però, dovrà nascere da una volontà dei giovani, senza nessuna imposizione dall’alto.

(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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