“Il nostro Duomo ha ormai urgente bisogno di un intervento di restauro in più parti, per rimediare agli effetti causati delle infiltrazioni d’acqua e dalle insidie del tempo. Faccio appello ai membri della comunità parrocchiale e alle istituzioni locali perché si possa corrispondere con necessità a questi lavori abbastanza rilevanti”.
È questo l’appello che monsignor Giuseppe Nadal, arciprete della parrocchia del Duomo di Pieve di Soligo, ha rivolto ai fedeli e agli enti locali, evidenziando la necessità di un restyling in più punti per l’edificio simbolo della cittadina cuore del Quartier del Piave.
La chiesa principale di Pieve di Soligo, struttura in stile neoromanico e gotico intitolata a Santa Maria Assunta, venne edificata su progetto dell’architetto Domenico Rupolo oltre 115 anni fa, con la deposizione della prima pietra nel 1904, e venne consacrata nel 1937 dal vescovo Beccegato. Nel 2003, venne elevata al titolo di Duomo per espressa volontà del compianto vescovo Alfredo Magarotto.
All’interno sono custodite diverse opere d’arte: quella di maggior valore è la pala d’altare del pittore primo-cinquecentesco Francesco da Milano che risale al 1540 e che rappresenta l’Assunzione della Vergine.
Degne di nota anche la novecentesca “Crocifissione” di Giovanni Possamai e gli affreschi di Marta Sammartini che rivestono tutte le pareti interne narrando gli eventi del Vangelo. Nel Duomo riposano inoltre le spoglie mortali del beato Giuseppe Toniolo, custodite in un sepolcro marmoreo sempre meta di pellegrinaggi e di visite di fedeli.
Gli interventi di restauro sono descritti da monsignor Nadal nell’ultimo numero del foglietto domenicale dell’unità pastorale “La Pieve”. Riguardano l’intera copertura del tetto, la facciata nell’area posta sopra la porta principale, la riparazione di molte finestre e la sostituzione delle grondaie.
Relativamente alla parte interna, sarebbero necessari lavori per frenare la salita dell’umidità lungo tutto il perimetro, il restauro della volta sopra il presbiterio a causa delle macchie di salsedine dovute allo scorrere del tempo e alle infiltrazioni d’acqua, una pulizia radicale di tutte le pareti.
“Con il Consiglio degli affari economici – spiega monsignor Nadal – abbiamo portato a conoscenza della situazione la commissione dell’arte sacra della diocesi, la compagnia di assicurazione e l’amministrazione comunale di Pieve di Soligo”.
“Ci stiamo attivando per cercare di percorrere tutte le strade possibili al fine di ottenere gli aiuti necessari – conclude don Giuseppe – e confidiamo nella generosità di tante persone, come abbiamo potuto verificare spesso nel passato”.
Il Duomo, dunque, chiama alla solidarietà. E ora c’è urgenza di tante risposte positive per preservare in futuro un gioiello architettonico e artistico emblema della cittadina, il punto di incontro tra la storia passata e la storia attuale della comunità che custodisce la tradizione delle fede cristiana e rappresenta il tessuto concreto della vita ecclesiale.
(Fonte: Beatrice Zabotti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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