Pieve di Soligo ricorda Andrea Zanzotto a 97 anni dalla nascita: più spazio al poeta a scuola

Oggi, mercoledì 10 ottobre, è l’anniversario della nascita di Andrea Zanzotto (nella foto sopra),  una delle voci poetiche più rilevanti del Novecento. Nato a Pieve di Soligo il 10 ottobre del 1921 e scomparso, all’età di 90 anni appena compiuti, il 18 ottobre del 2011, Zanzotto è stato autore di versi ancora oggi al centro di un notevole interesse da parte dei critici a livello internazionale.

Laureatosi in Lettere all’Università di Padova con una tesi sull’opera di Grazia Deledda, nel corso della sua carriera è stato insignito di svariati premi, come il Feltrinelli e il Bagutta per citarne alcuni, mentre tra il 1995 e il 2004 ha ricevuto le lauree honoris causa dagli atenei di Trento, Torino e Bologna.

E proprio in prossimità dell’anniversario del compleanno, lo scorso sabato, nella locanda Da Lino, si è svolta una serata di presentazione del volume “Andrea Zanzotto la natura, l’idioma”,  silloge di atti frutto del dialogo a più voci avvenuto in occasione del convegno del 10-12 ottobre 2014, una tre giorni svoltasi tra Pieve di Soligo, Solighetto e Cison di Valmarino.

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A tale scopo sono state ripercorse le tappe della vicenda poetica e biografica dell’autore pievigino, una narrazione della sua vita sostenuta dalle impressioni critiche di accademici provenienti dagli atenei di Bologna e Ca’ Foscari di Venezia, ma anche degli amici più stretti di Zanzotto, oltre alla voce della moglie Marisa Michieli.

Come ha spiegato il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan, “raggiungere questo obiettivo è un punto di partenza”, e tutto fa supporre che seguiranno altre occasioni di simile stampo.

Una scrittura attenta nel sollevare svariate tematiche sotto molteplici sfumature, quella zanzottiana, e una voce che ancora oggi sa essere contemporanea per stile e contenuti. Dal tema del paesaggio alle contemplazioni filosofiche, dalle riflessioni d’indirizzo ecologico alle meditazioni metaletterarie sulla composizione poetica fino al rapporto con il linguaggio cinematografico e teatrale, sono solo alcune delle tematiche affrontate dal poeta pievigino e ricordate dagli studiosi che sabato si sono succeduti nel ricordarlo.

Largo spazio è stato riservato al suo rapporto privilegiato con gli aneddoti del passato e alla capacità nell’immedesimarsi nelle storie altrui. Un ritratto a 360 gradi quello fornito di Zanzotto in occasione di una serata chiusasi con l’auspicio che il nome del poeta pievigino ricorra con maggiore frequenza nei manuali scolastici.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio e Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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