Buone notizie per le famiglie dei ragazzi che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico nel Comune di Pieve di Soligo perché la giunta comunale, con deliberazione numero 97 dello scorso 20 luglio 2020, ha stabilito di provvedere al rimborso della quota già versata dalle famiglie per l’anno scolastico 2019/2020 per un servizio non utilizzato a causa dell’emergenza Covid-19.
Il rimborso sarà effettuato con la restituzione della somma nel caso in cui nessun figlio usufruisca più del servizio nell’anno scolastico 2020/2021 o con la riduzione del costo del nuovo abbonamento nel caso in cui un figlio continui ad usufruire del servizio nell’anno scolastico 2020/2021.
I genitori di figli che non usufruiranno più del servizio di trasporto nell’anno scolastico 2020/2021 devono accedere all’area genitori del programma Dedalo e comunicare, entro il 30 agosto 2020, il proprio codice Iban su cui effettuare il versamento e l’intestatario del conto.
L’amministrazione comunale di Pieve di Soligo ha precisato che non è necessario comunicare l’Iban se è già stato trasmesso per il rimborso del servizio mensa.
Pieve di Soligo non è l’unico Comune della Marca Trevigiana ad aver deciso di venire incontro alle famiglie per le difficoltà incontrate e per i costi sostenuti durante l’emergenza epidemiologica per servizi o prestazioni di cui non hanno beneficiato.
L’inizio della scuola presenta comunque molte incognite e, oltre al tema delle classi pollaio e delle lezioni in presenza, la preoccupazione di molte famiglie è legata anche al trasporto scolastico nel quale sarà difficile garantire le distanze di sicurezza utili ad un contrasto efficace al Covid-19.
L’importanza del ritorno graduale alla normalità degli studenti italiani resta quindi una delle priorità sulle quali lavorare per una soluzione che contempli la loro salute ma anche il bisogno di riprendere la vita di sempre.
Le relazioni che si instaurano a scuola, infatti, sono fondamentali per la crescita psico-fisica del minore e proprio i bambini e i ragazzi sono le categorie che hanno sofferto maggiormente di questa privazione durante il lungo lockdown che li ha allontanati da un contesto comunitario fondamentale per il loro sviluppo.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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