È tutto pronto per la mostra antologica “Livio Ceschin-Dimore di luce e vento. Incisioni e tecniche miste 1991-2021” che sarà inaugurata sabato 11 settembre alle ore 18.30 in Villa Brandolini a Solighetto.
La mostra, promossa dall’associazione Cultura e Società – Università Adulti di Pieve di Soligo, è realizzata anche grazie al contributo della Città di Pieve di Soligo e rientra nel cartellone RetEventi Cultura 2021.
Suddivisa in cinque sezioni e composta da opere calcografiche e tecniche miste su carta, la “mostra itinerante” abbraccerà i primi trent’anni del lavoro dell’incisore pievigino e proseguirà per Liegi, ospite del Comune di Ans nella sede espositiva del Castello di Waroux.
Per entrambe le mostre sarà pubblicato un catalogo bilingue italiano-francese e sarà disponibile anche l’edizione generale, edita da Skira, con testi critici di Achim Gnann, Vittorio Sgarbi, Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern e le edizioni d’arte realizzate con Andrea Zanzotto, Luciano Cecchinel e Mario Rigoni Stern.
Saranno visibili anche le incisioni omaggiate ai maestri dell’incisione come Tiepolo, Canaletto e Rembrandt, dai quali Ceschin ha attinto preziose e indispensabili lezioni di tecnica e poetica grafica.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 12 settembre al 24 ottobre 2021 nelle giornate di venerdì e sabato, dalle ore 16 alle 19.30, di domenica e nelle festività, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.
L’accesso e le visite guidate, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, sono possibili su prenotazione e l’incisore sarà presente durante gli orari di apertura e su appuntamento per visite guidate (livio.ceschin@gmail.com – 338 5963313).
Alle ore 18.30 di mercoledì 15 settembre, sempre su prenotazione, verrà presentato il docufilm “Percorsi incisi” patrocinato da Regione Veneto, Città di Pieve di Soligo e Fondazione Benetton di Treviso.
Il catalogo digitale del docufilm è disponibile al sito www.livioceschin.it alla sezione cataloghi, pagina 2.
“È un percorso nei luoghi di un paesaggio che hanno ispirato l’incisore di Pieve di Soligo fin da bambino – spiegano gli organizzatori – e che ha tradotto negli anni attraverso la poesia di un segno inciso, in un paesaggio in continuo mutamento e cadenzato dalle diverse stagioni”.
(Foto: Facebook).
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