Pieve di Soligo, aumenta l’Iva, sciopero delle autoscuole. De Nardo: “Sminuito il nostro ruolo di educatori”

“Noi ci sentiamo insegnanti ma il nostro lavoro non viene più considerato una prestazione didattica esente da Iva”: si è espressa con queste parole Sandra De Nardo, titolare dell’autoscuola Vettorazzo-Gagliano e responsabile del comprensorio delle autoscuole di Pieve di Soligo che comprende anche le autoscuole Perencin e Da Re.

La dichiarazione di Sandra De Nardo si collega allo sciopero delle autoscuole per la protesta contro la misura dell’introduzione dell’Iva al 22% per le patenti.

3.500 autoscuole aderenti a Unasca e Confarca, infatti, hanno deciso di protestare contro il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 2 settembre scorso che, recependo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 14 marzo 2019, ha introdotto un nuovo regime fiscale per l’insegnamento delle autoscuole.

Il cambio di regime fiscale sulle attività formative è stato deciso con la risoluzione in attuazione della sentenza europea che nega che l’insegnamento delle autoscuole abbia gli stessi requisiti di scuole o università e che, pertanto, debba essere sottoposto all’imponibilità Iva, chiedendo però un’integrazione delle dichiarazioni dei redditi sulle ultime cinque annualità fiscali aperte.

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Oggi, in molte autoscuole aderenti allo sciopero, non si svolgeranno gli esami di pratica previsti da tempo. “In questa giornata abbiamo chiuso l’ufficio e, di conseguenza, le prestazioni didattiche – ha spiegato Sandra De Nardo -. Alcuni rappresentanti trevigiani dell’Unasca sono andati a Roma per la protesta. Io, personalmente, ho seguito gli sviluppi della vicenda via streaming. Ci è stato detto che dal 3 settembre dovremo calcolare l’Iva al 22% per tutti gli allievi”.

Inoltre – prosegue De Nardo – dovremo dare allo Stato l’Iva non riscossa degli ultimi 5 anni. Noi contestiamo la retroattività di questa misura che colpisce un’intera categoria. In questo modo è stato sminuito il nostro ruolo di educatori, visto che non considerano prestazione didattica il nostro insegnamento”.

Il 90% dei nostri clienti – conclude la responsabile del comprensorio delle autoscuole di Pieve di Soligo – sono famiglie con ragazzi di 18 anni. Questo 22% di Iva va a pesare sulle famiglie che non potranno scaricarlo come costo”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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